Gastroenterologia celebra 30 anni all’avanguardia

Trenta anni di avanguardia e impegno e 180 mila prestazione: un traguardo che la gastroenterologia oncologica del Cro è riuscita a raggiungere grazie alla professionalità dello staff e all’elevato tasso di aggiornamento tecnologico. La struttura operativa complessa del Cro si avvale di una quindicina fra medici e collaboratori e si occupa di prevenzione, diagnosi (anche precoce) e stadiazione del tumore mentre il percorso terapeutico è condiviso con le altre soc dell’istituto, in un contesto multidisciplinare e con un lavoro d’équipe. Staff ai quali il direttore generale, Adriano Marcolongo, ha rivolto il ringraziamento dell’Istituto, per aver contribuito a «consolidare, sviluppare e innovare in questo specifico settore». Il Cro, come spiega infatti il direttore della Soc, Renato Cannizzaro, «è punto di riferimento per la video capsula endoscopica l’enteroscopia con singolo pallone, l’esecuzione di ecoendoscopie con Fna, l’endomicroscopia e l’esecuzione dei test di fisiopatologia digestiva in ambito oncologico». Fra le prestazioni erogate spiccano 31.500 colonscopie, 50 mila gastroscopie e più di 6 mila eco endoscopie in gran parte terapeutiche, 1.250 enteroscopie con video capsula e quasi un migliaio di gastrostomie percutanee endoscopiche. «Grazie a politiche di prevenzione mirate – sostiene Cannizzaro – – per quanto concerne il tumore colonrettale, ad esempio, possiamo già attestare una diminuzione dell’incidenza del 30% circa. Un quota che sale sino all’80% con le neoplasie eredo familiari». La Soc è molto attenta alla qualità della vita dei pazienti, sia nel trattamento della malattia sia in fase avanzata. Grazie a una fitta rete di collaborazioni interne ed esterne all’istituto, i frutti della ricerca vengono portati direttamente al letto del paziente, con progetti innovativi finanziati da ministero della Salute, Airc, Lilt, Regione e privati. Il futuro? Nello studio del microbioma intestinale e nella valutazione in vivo dei marcatori neoplastici, oltre all’apporto di genomica e proteomica nella caratterizzazione delle neoplasie. Percorsi già in atto al Cro. —
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