Furto nel camposanto, caccia alla banda del rame

Potrebbe esserci la stessa mano nei furti nei cimiteri di Cordovado, Bagnarola di Sesto al Reghena e Cinto Caomaggiore

CORDOVADO. Potrebbe esserci la stessa mano, nei furti nei cimiteri di Cordovado, Bagnarola di Sesto al Reghena e Cinto Caomaggiore. I tempi sono abbastanza stretti, due settimane. L’ultimo colpo in ordine di tempo è avvenuto nella piccola località veneta.

Non per niente si era già capito che i ladri potevano provenire dal vicino Friuli, dove una nota di ricerca era stata trasmessa ai comandi delle forze dell’ordine. A Cordovado, il furto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. I ladri hanno puntato l’attenzione su alcune tombe, da cui hanno asportato le barre di rame. Ma qualcosa deve aver interrotto i malviventi, in quanto i danni sono risultati abbastanza limitati.

Di certo, nulla a che vedere con il bottino di “oro rosso” da almeno 15 mila euro che i ladri avevano messo insieme circa un anno fa nello stesso camposanto. A Bagnarola, i ladri hanno colpito il 27 gennaio, a Cordovado venerdì notte e a Cinto il giorno successivo. A Sesto i banditi avevano smontato i tettucci in rame di tre tombe di famiglia. Degli episodi sono stati informati sia la polizia locale di Sesto, sia i carabinieri della stazione di Cordovado.

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