Furto con pinze e flex in gioielleria: i banditi ripresi dalle telecamere
Quattro persone incappucciate hanno fatto irruzione di notte nel laboratorio orafo di via XXV aprile ad Azzano Decimo

Svaligiata la gioielleria Idea Oro di via XXV aprile ad Azzano Decimo. Il colpo è avvenuto poco dopo le 2 nella notte tra martedì e mercoledì.
A far scattare l’intervento delle forze dell’ordine è stata la sirena dell’impianto d’allarme del negozio collegata al numero unico emergenze 112, che ha permesso di attivare subito una pattuglia dei carabinieri, arrivata in breve tempo davanti alla gioielleria, che è anche laboratorio orafo, dove però la banda aveva già guadagnato la fuga.
Il furto
L’azione, consumata in una manciata di minuti, è stata registrata dagli occhi elettronici dell’impianto di videosorveglianza a circuito chiuso del negozio, i cui filmati potranno ora essere utili agli inquirenti per ricostruire la dinamica del furto e individuare gli autori.
Secondo quanto emerso finora dalla visione dei video, ad agire sono state quattro persone incappucciate. Arrivati a bordo di un’auto nei pressi della gioielleria, hanno rotto il comando a chiave esterno per sbloccare e alzare la serranda.
Nonostante l’impianto di allarme sia subito entrato in funzione, facendo suonare la sirena, imperterriti e con freddezza e lucidità, hanno forzato la porta d’ingresso con una pinza idraulica, riuscendo ad aprirla e a guadagnarsi l’ingresso nel negozio, all’interno del quale però sono rimasti pochi minuti. Solo il tempo necessario per arraffare qualche gioiello e poi tagliare la corda.
A ben poco è servita infatti la flex che si erano portati dietro con l’intento di scassinare la cassaforte, dal momento che, probabilmente per mancanza di tempo, hanno desistito dal tentativo di farlo.
Lo scenario
«Hanno forzato il meccanismo della saracinesca e poi sono entrati» racconta Gabriele, titolare di Idea Oro, ancora scosso da quanto accaduto la notte prima «è accaduto proprio il giorno della nostra chiusura. Adesso la gioielleria resterà chiusa il tempo necessario di trovare un fabbro e riparare il danno alla porta». Per quanto riguarda l’ammontare della refurtiva, il valore del bottino resta ancora da quantificare.
Il titolare si è riservato un inventario più approfondito per fare un inventario dei preziosi che mancano. Ieri mattina dalla vetrina del negozio erano ancora visibili i segni lasciati dai ladri la notte prima. Non solo la porta e la serratura rotta con gli arnesi da scasso, ma anche alcuni gioielli con le etichette dei prezzi sparsi sul pavimento e le vetrine aperte con i preziosi lasciati alla rinfusa.
Uno scenario, dunque, che ora finirà sotto la lente degli inquirenti per analizzare ogni dettaglio e arrivare, si spera, all’identificazione dei quattro malviventi
Le indagini
Ieri mattina nel negozio di via XXV aprile era presente il personale della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri per cristallizzare la scena anche con i rilievi fotografici. Un sopralluogo mirato alla ricerca di qualsiasi traccia che possa ricondurre agli autori del colpo.
In questa fase iniziale utili per l’attività investigativa potranno anche essere le telecamere comunali, oltre a quelle del negozio, le cui registrazioni potrebbero dare risposte sul mezzo utilizzato dalla banda per gli spostamenti prima e dopo aver messo a segno il colpo e sulla ricostruzione di tutte le fasi del blitz.
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