Furto alla coop Il Seme «Ridateci il computer Ha tutti i nostri dati»

Massimo Pighin / FIUME VENETO
Ci sono furti che fanno più rabbia di altri, perché vengono compiuti in un momento critico come quello attuale e, prima ancora, perché colpiscono realtà che da anni portano avanti un lavoro prezioso. Alla cooperativa sociale Il Seme di Fiume Veneto, che dà lavoro a ragazzi con vari tipi di disabilità, sono stati rubati un computer portatile e dieci chiavette usb: i responsabili hanno lanciato un appello su Facebook per rientrare in possesso del materiale. Oggetti di scarso valore ecoomico, ma fondamentali per l’attività della cooperativa, alla luce dei tanti, importanti dati che contengono.
Questo l’appello pubblicato sulla pagina Facebook de Il Seme: «Venerdi sono stati rubati nella nostra struttura un computer portatile Acer, dieci chiavette, la custodia e il caricabatterie: per noi è necessario ritrovarlo. Chiediamo la collaborazione di tutti: il computer non ha valore, ma i dati al suo interno per noi sono importantissimi. Facciamo un appello a chi l’ha preso o a chi sa qualcosa: restituitecelo». Il post è stato condiviso oltre centodieci volte: a fronte di quanti sfruttano il periodo per rubare, in questo caso ai danni di una realtà che meriterebbe unicamente sostegno, tanti hanno compiuto un gesto per far sì che il materiale venga recuperato.
La cooperativa sociale Il Seme è nata nel 1981 con il contributo del Dipartimento di salute mentale di Pordenone, con il quale collabora nella gestione dei programmi di reinserimento al lavoro. Ha la sua sede in località Le Fratte, a Fiume Veneto, nei pressi della struttura riabilitativa del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda sanitaria. Per lo svolgimento delle proprie attività, la cooperativa conduce in affitto circa tre ettari di terreno di proprietà del Comune di Fiume Veneto, sui quali sono stati installati circa 6000 metri quadrati di serre. «I vari passaggi esecutivi sono svolti dai nostri soci lavoratori, a ognuno dei quali è assegnato un compito secondo le proprie possibilità esecutive – si legge nel sito della cooperativa –. Nelle aree predisposte vengono messe a germinare sementi di varie qualità, poi le piantine saranno ripicchettate e rinvasate. Alcune saranno pronte per essere trapiantate in orti privati, altre proseguiranno la crescita sino a ottenere una pianta da fiore pronta per la vendita e per essere confezionata e regalata». —
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