Furti ripetuti al Tiare e nei centri commerciali Due croati in manette
Superalcolici, formaggi, scatolette di tonno. Ma anche cioccolatini, deodoranti, un giaccone, pantaloni e vari tipi di utensili oltre a materiale elettrico. Avevano, insomma, riempito per bene le borse della spesa, “dimenticandosi” di pagare. Solo che non avevano fatto i conti con i militari dell’Arma che li hanno “beccati”. Siamo al supermercato Ipercoop all’interno di Tiare shopping a Villesse: è lì che sono stati commessi i furti.
Ed è così che sono scattati due arresti ed è stata recuperata l’ingente refurtiva. Questo il risultato di un’operazione compiuta, lo scorso sabato pomeriggio, dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia carabinieri di Gradisca d’Isonzo.
Dei due arrestati sono state fornite solamente le iniziali: si tratta di M.D. di 60 anni e K.M. di 46 anni, entrambi di nazionalità croata, senza fissa dimora in Italia. Tutti e due erano da qualche tempo nel mirino dei militari dell’Arma, sospettati di un grosso furto di generi alimentari ai danni dell’Ipercoop del parco commerciale villessino. Ma quello è stato soltanto uno dei tanti furti commessi dalla coppia di malviventi croati.
«Le indagini sull’episodio - spiegano, infatti, i carabinieri di Gradisca d’Isonzo - hanno consentito di acclarare come i due fossero dediti alla sistematica consumazione di furti di merce di vario genere nei centri commerciali delle province di Gorizia, Udine e Venezia». Quindi, entrambi recidivi.
Il loro modus operandi? Per non essere individuati, i due malviventi celavano la refurtiva all’interno di corpetti elastici indossati in vita, dopo aver provveduto ad asportare eventuali placche anti-taccheggio.
Ma, l’altro pomeriggio, al termine di un attento e prolungato pedinamento, iniziato a Trieste e proseguito in Veneto, la coppia è stata bloccata mentre stava rientrando in Croazia. All’interno della vettura sulla quale viaggiavano è stata rinvenuta merce riconducibile, infatti, a diversi furti consumati quel giorno a Venezia e Udine.
E nella mattinata successiva, i due stranieri sono stati condotti in Tribunale dinanzi al giudice di Gorizia, che ne ha convalidato il fermo, disponendo per i due il divieto di dimora nella regione Friuli Venezia Giulia. —
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