Furti e oltraggio alla maestra in cimitero

Pordenone, spariscono i fiori lasciati dagli ex allievi e la figlia insorge: «E’ successo decine di volte, se avete bisogno ve li compro io»

PORDENONE. Furti di fiori nei cimiteri. Un problema che i parenti dei defunti denunciano con sempre maggiore frequenza. C’è chi soffre in silenzio, c’è chi non ne può più di subire e tacere. Tra questi ultimi c’è Carla Comini, figlia della maestra Maria Borghes.

Maria Borghes era insegnante amatissima, non solo, ovviamente, dai familiari, ma anche da generazioni di scolari che hanno frequentato l’istituto Vendramini, in piazza Municipio. A 62 anni, pochi mesi prima di andare in pensione, a fine aprile 2011 era venuta a mancare per una malattia. I funerali furono affollati, decine di amici ed ex allievi le resero omaggio allora e tuttora lo fanno davanti alla tomba, nel cimitero di Roraigrande.

«Alcuni giorni fa – racconta la figlia Carla – alcuni nostri parenti sono venuti in vacanza a Lignano. Prima di rientrare a Milano, nel tardo pomeriggio, sono andati nella tomba della mamma e vi hanno deposto un vaso di ciclamini. La mattina dopo mio papà è tornato in cimitero e i fiori non c’erano più. E’ successo decine di volte e non solo a noi».

La famiglia della maestra defunta ha sporto denuncia: «Ringraziamo i carabinieri – prosegue Carla – perché sappiamo che controllano la zona. Certo, non possono piantonare il cimitero, forse dovrebbe essere trovata un’altra soluzione».

«Un’ex allieva era tornata da Lourdes e aveva portato un’immagine della Madonna nella tomba di mia mamma. E’ sparita anche quella. Ma che cosa se ne fanno di un’immagine rubata in un cimitero, posta davanti alla tomba di una defunta? C’era una rosa di una trentina di centimetri cellophanata e con un messaggio all’interno: sparita. Non parliamo dei lumini messi dagli amici, di omaggi floreali. Sono stufa, amareggiata e delusa».

Carla Comini prosegue lo sfogo: «Ho persino avvisato alcuni ex allievi, che so che spesso fanno visita alla mamma, e parenti, di non lasciare nulla perché tanto sparisce tutto». Quella della figlia della maestra Maria non è una protesta fine a se stessa: «A questo punto che mi lascino un biglietto: se hanno bisogno di un ciclamino, me lo scrivano, glielo compro io a un euro al supermercato. Ma, per favore, che non prendano quelli posti sulla tomba della mamma».

Quello dei furti, soprattutto di fiori e di rame, nei cimiteri, è un problema diffuso. Solo un mese fa, ad esempio, il sindaco di Porcia ha ordinato la chiusura notturna del camposanto. Ma episodi simili si sono verificati, recentemente, anche a Roveredo e Sacile. I ladri non hanno pietà nemmeno per i defunti.

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