Furbetti del cartellino, sospesi due medici dell’ospedale di Gorizia: sono marito e moglie

GORIZIA. Per non destare sospetti, si allontanavano dal posto di lavoro da un'uscita di sicurezza a bordo delle proprie auto, parcheggiate a pochi metri e, dopo essere stati in banca, al ristorante, a fare shopping o nel proprio studio privato, rientravano dalla stessa porta di emergenza.
I protagonisti sono due medici dell'ospedale goriziano, sospesi per un anno dal Gip del capoluogo isontino al termine delle indagini svolte dal Comando Provinciale di Gorizia della Guardia di Finanza.
Si tratta di Giulio Tamburlini, 66 anni, responsabile del servizio di Odontostomatologia, e Claudia Sfiligoi, 52 anni, odontoiatra, indagati per truffa aggravata e falsa attestazione.
Sono marito e moglie, contitolari di uno studio professionale associato, che ha sede nel capoluogo isontino.
Saranno segnalati alla Corte dei Conti di Trieste per danno erariale: hanno percepito compensi nei periodi per i quali le Fiamme Gialle hanno accertato la mancata prestazione lavorativa. Dovranno rispondere anche per i danni d'immagine e per quelli derivanti dai disservizi causati all'ospedale di Gorizia.
I due medici - ai quali la misura cautelare della sospensione dal servizio, decisa dal gip Rossella Miele insieme a quella dell'interdizione da ogni attività a esso inerente, è stata notificata giovedì - per mesi hanno agito in questo modo, allontanandosi senza che il direttore sanitario, i colleghi e gli infermieri se ne accorgessero.
Della misura cautelare è stata informata La Direzione Generale dell'Ass che ha contribuito ad avviare gli accertamenti e ha collaborato con la Guardia di Finanza durante le indagini, denominate «Tempo libero».
Fra gli episodi accertati dalle Fiamme Gialle ci sono anche quelli in cui uno dei due medici attestava la presenza in servizio del collega "strisciando" per suo conto il badge.
Assessore Telesca: "Da noi massima collaborazione".
«Se fatti illeciti si verificano nell'ambito del nostro Servizio sanitario regionale è fondamentale che vengano individuati e perseguiti. In questo caso, l'Amministrazione regionale e l'Azienda sanitaria hanno già offerto la massima collaborazione nel corso delle indagini». Lo afferma l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, commentando la sospensione per un anno, da parte del Gip di Gorizia, di due medici dell'ospedale isontino indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione di servizio.
«È un episodio che mi riempie di costernazione - prosegue Telesca - ma esprimo massima fiducia nella Guardia di Finanza e nella Magistratura, che hanno svolto le indagini e assunto i provvedimenti conseguenti.
Siamo sempre impegnati per garantire alla collettività trasparenza e rigore, prerequisiti per l'erogazione di prestazioni di qualità e sicurezza, nel rispetto dell'equità dell'accesso alle cure.
Con la consapevolezza che la stragrande maggioranza degli operatori sanitari, di ogni ordine, operano quotidianamente con spirito di solidarietà e sacrificio a favore degli utenti, non posso che deprecare il comportamento di chi deroga dall'etica professionale e infrange la legge.
Il dg dell'Azienda per l'assistenza sanitaria: "Indagine interna"
«Ieri ci è stato notificato il provvedimento della Procura di Gorizia con il quale ci veniva comunicata la sospensione di un anno di due professionisti incardinati in una struttura aziendale. Da parte nostra c'è stata e ci sarà la massima collaborazione nelle indagini coordinate dalla magistratura». A dirlo è il direttore generale dell'Azienda per l'assistenza sanitaria Bassa Friulana-Isontina, Giovanni Pilati.
L'Aas aprirà un'indagine interna che servirà a capire «gli adempimenti da adottare nei confronti dei due professionisti, che operano da anni all'interno della struttura ospedaliera goriziana», conclude Pilati.
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