Fulmine colpisce un garage, scoppia l’incendio: il vicino dà l’allarme

È successo durante un temporale a Spilimbergo: l’uomo ha avvisato il proprietario che a sua volta ha chiamato il 112

L’incendio è scoppiato in una rimessa non adiacente alla casa in via dei Prati a Spilimbergo
L’incendio è scoppiato in una rimessa non adiacente alla casa in via dei Prati a Spilimbergo

SPILIMBERGO. Un cortocircuito innescato da un fulmine ha provocato l’incendio di una rimessa nel cortile di un’abitazione in via dei Prati a Spilimbergo nella notte fra giovedì 1 e venerdì 2 agosto.

A lanciare l’allarme è stato un vicino di casa. Ha visto le fiamme bruciare e avvolgere l’edificio nelle pertinenze della casa ed è subito corso ad avvisare il proprietario, che non si era accorto del rogo.

Quest’ultimo, un pensionato spilimberghese, ha a sua volta mobilitato i soccorsi tramite il numero unico di emergenza 112. La richiesta di aiuto è giunta a mezzanotte e quarantasette minuti: «Sta bruciando il garage».

Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco dal distaccamento di Spilimbergo con due mezzi, prima partenza e autobotte e un’altra autobotte in supporto dalla sede centrale di Pordenone. Il garage adibito a deposito magazzino è costruito in cemento, ma con il tetto in legno.

All’interno erano stipati una moto, vari materiali e attrezzi agricoli: motoseghe, decespugliatori, vecchie porte, tavolati per l’edilizia, cianfrusaglie ammassate. È andato a fuoco tutto.

Il pensionato si dedica nel suo tempo libero alla coltivazione di un terreno di sua proprietà, per questo aveva tanti attrezzi agricoli.

Il garage non è adiacente all’abitazione, alla quale il rogo non si è propagato. Nessuno è rimasto ferito o intossicato. I pompieri sono giunti tempestivamente. Ci sono volute ore, però, per domare le fiamme e poi effettuare le operazioni di smassamento e messa in sicurezza.

I vigili del fuoco hanno poi effettuato un’analisi delle cause. È stata subito esclusa l’ipotesi dolosa. La spiegazione più plausibile è che la causa dell’incendio sia di tipo elettrico. Durante il temporale sono caduti due fulmini a distanza ravvicinata.

Può succedere, spiegano gli esperti, che si surriscaldino parti dell’impianto elettrico. Se c’è materiale che può alimentare la combustione nelle vicinanze di prese o fili, scoppia un incendio. In questo caso nel deposito c’era una grande quantità di materiali infiammabili.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto