Fugge all’alt dei carabinieri, giovane di Cividale nei guai

Al 24enne era stato vietato di tornare nel Cividalese. Denunciati per resistenza anche i due ragazzi con lui

CIVIDALE. Tutto è cominciato a un ordinario posto di blocco nelle Valli del Natisone, nella borgata di Loch, con l’ingiunzione di stop a un autoveicolo da parte di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Pulfero, impegnata in un’attività di controllo della circolazione stradale.

Di fronte alla paletta alzata, però, l’automobilista non ha affatto rallentato, né tanto meno accostato nello slargo in cui si era posizionata la pattuglia dell’Arma. Il conducente ha al contrario pigiato sull’acceleratore, nella speranza di allontanarsi e far perdere le proprie tracce alle forze dell’ordine.

Erano all’incirca le 14.30 di venerdì. La pattuglia ha immediatamente chiesto rinforzi ai colleghi della Compagnia di Cividale, il cui Nucleo radiomobile è riuscito, nel giro di brevissimo tempo, a intercettare la macchina del fuggitivo, che viaggiava assieme ad altre due persone.

La vettura ricercata è stata fermata verso le 14.40 all’altezza di Sanguarzo – e il trambusto non è passato inosservato ai residenti – e il motivo dell’accelerata di fronte al posto di blocco è stato chiarito all’istante: sul conducente, un rom di 24 anni, pendeva un provvedimento di divieto di ritorno a Cividale e in altri Comuni della zona.

Il giovane al volante, che come i passeggeri vive nell’hinterland udinese, è stato deferito in stato di libertà per l’ipotesi di reato di inosservanza del provvedimento citato (che era stato emesso nel 2015 e la cui scadenza porta al 2018), nonché per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, per non essersi fermato nel momento in cui i carabineri gli hanno imposto l’alt. Sempre per resistenza a pubblico ufficiale sono stati denunciati gli altri due soggetti a bordo; nei confronti di uno di essi, inoltre, sarà proposto un ulteriore provvedimento di divieto di ritorno a Cividale.

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