Frode allo Stato sulle quote latte, annullata l'assoluzione di Robusti e Bedino

BRUGNERA. Truffa ai danni dello Stato sulle quote latte, la Corte di Cassazione annulla l'assoluzione ottenuta in appello dall'ex senatore della Lega nord e già leader dei Cobas latte, Giovanni Robusti, 62 anni, di Cremona, e Sebastiano Bedino, 32 anni, di Cuneo.
Robusti e Bedino erano stati condannati in primo grado nel 2010 dal tribunale di Pordenone a 3 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno, quindi la Corte d'Appello di Trieste li aveva assolti perché il fatto non sussiste.
I due erano imputati di truffa in qualità di dirigenti di altrettante cooperative finite sotto inchiesta, una con sede a Brugnera e l'altra a Crema. Nei confronti delle cooperative (anch'esse figuravano come soggetti processuali "imputati"), i giudici avevano deciso la confisca dei 15 milioni di euro posti a suo tempo sotto sequestro.
Al centro della vicenda, secondo l'accusa, un sistema escogitato per raggirare il regime delle "quote latte". In sostanza, i due imprenditori non avrebbero versato ad Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, le ritenute fatte sulle eccedenze della produzione di latte.
Un sistema che all'epoca della conclusione dell'inchiesta delle Fiamme gialle aveva impedito alla Ue di incassare vari milioni di euro.
Tutto da rifare, dunque, il processo di secondo grado.
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