Friulovest banca «La Bcc ha cambiato pelle, non anima»

SAN GIORGIO. Sono 6.250 i soci di Friulovest banca (ex Bcc di San Giorgio e Meduno), di cui il 10 per cento tra i 18 e 28 anni, 2.100 quelli di Credima, 21 gli sportelli e 500 gli interventi l’anno a...

SAN GIORGIO. Sono 6.250 i soci di Friulovest banca (ex Bcc di San Giorgio e Meduno), di cui il 10 per cento tra i 18 e 28 anni, 2.100 quelli di Credima, 21 gli sportelli e 500 gli interventi l’anno a sostegno del territorio, per 400 mila euro. I numeri parlano di una realtà in crescita e attenta al territorio. A stilare il bilancio dell’anno appena concluso e a illustrare i nuovi impegni è il direttore generale Giacomino Pasquin.

Che anno è stato il 2012?

«Positivo. Il territorio ci ha dato fiducia, vedi l’aumento di oltre 60 milioni della raccolta, una crescita che in 2 anni è di circa 100 milioni, passando da 400 a 500 milioni. Abbiamo superato i 1.500 conti netti, dato che testimonia di una banca viva, che penetra il tessuto in cui è inserita. Sugli impieghi siamo leggermente in crescita, nonostante una domanda di buon credito che langue in dipendenza del ciclo economico non positivo. Non è ancora definitivo, invece, il bilancio delle rettifiche su crediti e sofferenze, ma abbiamo fatto la nostra parte, sostenendo il territorio, a costo di rimetterci centinaia di migliaia di euro».

Aprire a Pordenone: un traguardo e una sfida importanti.

«Siamo contenti di questa scelta strategica e gli obiettivi che ci eravamo posti per questa quota di anno sono stati raggiunti. Siamo arrivati nel capoluogo con un profilo basso, portando il nostro modo diverso di fare banca, di banca del territorio che ascolta il cliente e dà risposte tempestive. Ciò non significa che queste siano sempre positive, ma che l’istanza viene analizzata con tempestività e da persone che vivono il territorio al pari di chi sollecita nuovo credito per idee e progetti su cui investire».

Il 2012 è stato anche l’anno del cambio del nome.

«Un’altra buona scelta: Friulovest è entrato subito nei cuori dei soci come il logo che identifica bene il territorio in cui siamo insediati e ci caratterizza in modo inequivocabile. La modifica si è resa necessaria per un maggiore coinvolgimento dei territori in cui è ora inserita la banca. La parte storica, rappresentata da San Giorgio e Meduno, ha accettato il cambiamento, senza considerarlo uno stravolgimento: è questo il riconoscimento più bello. Abbiamo cambiato pelle, ma non anima».

E il 2013?

«Per noi è l’ultimo anno del piano strategico 2011-2013. L’obiettivo è consolidare il lavoro avviato in questi due anni. Non staremo fermi, anche se questo non sarà l’anno in cui la rete degli sportelli crescerà ancora, come accaduto sinora. Abbiamo molte idee e, compatibilmente con mercato e tempi che corrono, cercheremo di realizzarle. Ci conforta anche avere brillantemente superato, nel 2012, l’ispezione della Banca d’Italia che ha trovato Friulovest in ordine. Questo, assieme alla fiducia di soci e clienti, è il miglior riconoscimento al nostro lavoro».

Giulia Sacchi

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