Friuli doc, ecco i dati del Comune: «Record di incassi e sfiorato il milione di presenze in città»

UDINE. Nelle ore di punta era complicato muoversi tra i 140 stand, difficilissimo trovare un tavolo libero per gustare le eccellenze territoriali. Cittadini, visitatori e turisti, come un fiume in piena, si sono riversati anche ieri nel centro storico decretando il successo dell’edizione numero 25 di Friuli Doc.
Quattro giorni di festa – con la giornata clou di sabato – che secondo gli organizzatori hanno fatto registrare città quasi un milione di visitatori, provenienti dal Triveneto, Austria e Slovenia. Complice sicuramente il bel tempo, che non ha mai abbandonato la kermesse.
Presenze e scontrini
In base ai dati diffusi da palazzo D’Aronco, le presenze calcolate sono state 150 mila giovedì, 260 mila venerdì, 360 mila sabato e circa 180 mila nella giornata di domenica 15 settembre, salite soprattutto in serata anche per il concerto di Noemi in piazza Libertà. Sfiorato l'auspicato milione.
«Un’edizione di Friuli Doc eccezionale, unica – assicura il sindaco Pietro Fontanini – che sarà ricordata sia per il record di visitatori sia per la soddisfazione dei suoi espositori». Il primo cittadino parla di un incremento degli incassi «che, da una prima stima, si aggira attorno al 20-30%».
Oltre «all’offerta enogastronomica d’eccellenza», la gente ha trovato «una città ospitale, vivace e accogliente, capace di offrire una valida offerta d’intrattenimento per tutte le fasce d’età». «Sulla base degli scontrini emessi – sottolinea l’assessore alle attività produttive e grandi eventi Maurizio Franz – è stato registrato un picco negli stand di piazza del Duomo e in via Aquileia, con i chioschi della Stiria».
Nonostante le lunghe attese. Più che buoni i risultati anche in castello e in piazza XX Settembre. Le due nuove vie, Gemona e Poscolle, «hanno ottenuto risultati inferiori (ha trainato molto il villaggio sloveno) ma comunque soddisfacenti».
E il Comune ha già messo le mani avanti per potenziare la promozione di Friuli Doc in Austria, Slovenia e nelle regioni del nord Italia e favorire la presenza dei produttori friulani alle loro fiere.
Turismo
Alberghi pieni e più turisti che nelle scorse edizioni. «Sono aumentati i gruppi che si sono organizzati per visitare Udine durante Friuli Doc – conferma Franz – con guide di lingua tedesca e slovena». Non era, infrequente, infatti, vederle al mattino, con ombrellino e altoparlante in mano, a capo di gruppi di una ventina di persone.
Le iniziative
A detta degli organizzatori, sono andate molto bene le esperienze con Coldiretti e Università: tutte le iniziative sono andate sold out.
Anche le proposte di Arlef e Filologica sono piaciute al pubblico, così come quelle – ormai consolidate – di Confartigianato. Il pubblico ha premiato gli incontri con protagonisti i prodotti tipici friulani, quali il prosciutto di San Daniele e di Sauris, il formaggio Montasio, il frico, i cjarsons, i vini, le grappe e altri ancora.
Sicurezza
Tutta la macchina organizzativa non poteva prescindere da una scrupolosa attenzione alla sicurezza. Che nella messa in pratica è stata fin troppo rigorosa. Diciotto vie, di fatto bloccate nei primi due giorni dal posizionamento di blocchi di cemento e sbarre, sono state poi rese accessibili dall’amministrazione – d’accordo con la Questura –, almeno ai pedoni.
A presidiare l’evento, ai varchi cittadini e nell’area della kermesse, c’era sempre una presenza costante di almeno 150 incaricati, che si davano il turno. In azione, dunque, polizia, carabinieri, guarda di finanza, polizia locale, guardie giurate e un nutritissimo gruppo di personale dei vigili del fuoco, della Croce rossa, della Protezione civile, dell’Associazione dei carabinieri in congedo.
Curate con estrema attenzione le vie di fuga per gli spettacoli organizzati in piazza Libertà, largo Ospedale Vecchio e Castello.
Spray al peperoncino
Durante tutti e quattro i giorni di Friuli Doc sono state sequestrate bombolette spray al peperoncino. Le guardie giurate della Mondialpol ne hanno ritirate 8 giovedì, 7 venerdì, 5 sabato e 4 ieri (prima del concerto finale). La maggior parte apparteneva a donne che tenevano i flaconi in borsa (e si erano dimenticate di toglierli) per sentirsi protette soprattutto al rientro dal lavoro. Tutti identificati, invece, gli uomini trovati in possesso degli spray. —
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