Friulani dal Papa con la Madonna del Lussari. Ratzinger: «Siete un popolo dalla fede salda»

L’incontro con il Pontefice nel segno del 60º del Fogolâr capitolino. Oltre 500 in sala Nervi
ROMA.
La Vergine del Lussari, a conclusione del 650° anno giubilare del santuario a lei dedicato, ha fatto un lungo viaggio, fino a Roma, città eterna, capitale della cristianità, dove è stata ricevuta dal Papa, in sala Nervi, al fianco di una folta rappresentanza (circa 500) di quei friulani che lei protegge da secoli. Accanto a loro, fra le ottomila persone c’erano tantissimi fedeli provenienti da altre regioni italiane e poi tedeschi, sloveni, spagnoli, brasiliani e statunitensi.


Il Pontefice, quando ha fatto ingresso in sala, passando davanti alla sacra statuetta le ha fatto un referente inchino. Poi Benedetto XVI ha parlato del suo recente pellegrinaggio a Santiago di Compostela e a Barcellona. Molto affettuoso il riferimento al Friuli, «una terra dalla fede profonda e salda e che crede nei valori».


In occasione di questa visita, che faceva parte delle iniziative per il 60° del Fogolâr furlan di Roma, lo stesso Fogolâr ha donato al Santo Padre un calice antico, alla Madonna del Lussari una corona del rosario in oro. Sempre al Papa, il presidentissimo Adriano Degano, per ricordare i propri 90 anni, ha regalato una patena d’argento con tutto il suo corredo. Con l’arcivescovo di Udine monsignor Andrea Bruno Mazzocato, numerosi i rappresentanti delle istituzioni del Friuli Venezia Giulia, fra cui gli assessori regionali alla cultura, Elio De Anna, e all’istruzione e ricerca, Roberto Molinaro, il presidente del consiglio Maurizio Franz con il vice Maurizio Salvador e il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini.


Presenti anche l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi, l’arcivescovo monsignor Diego Causero, Bruno Pizzul e Gabriele Massarutto, il giorno prima insigniti in Campidoglio del premio Giovanni da Udine. L’onorevole Fontanini ha avuto l’onore di scambiare alcune parole con Benedetto XVI, che a ringraziato per la visita che farà in Friuli il 7 maggio del prossimo anno: «Sarà – ha detto – un appuntamento di grande festa e partecipazione per tutta la comunità friulana». De Anna ha salutato il Papa in tedesco regalandogli un libro fotografico su Aquileia, mentre Franz ha ricordato che «la statua della Madonna del Lussari, collocata durante l’udienza a fianco dello scranno papale, è simbolo di quella religiosità propria di queste terre che va oltre i confini e accomuna nella fede, de secoli, le genti friulane, carinziane e slovene».


Quella di ieri è stata una giornata davvero intensa che il Fogolâr furlan di Roma ha dedicato alla Madonna del Lussari, inserendo l’evento nel programma predisposto, coordinato e appassionatamente seguito dal cavaliere di gran croce Adriano Degano, una conferma del grande e benemerito impegno organizzativo che Degano ha portato avanti in tutti i questi anni. Un lavoro meritevole e ricco di frutti: il Fogolâr di Roma è diventato un punto di riferimento per i friulani che muovono i primi passi, che diventano grandi passi nella capitale e nei dintorni. E stavolta a Roma, illustre compagna di viaggio, c’era anche la piccola Madonna del Lussari: la statua è stata collocata nella bella chiesa di Santo Spirito in Sassia, dove è stata celebrata una messa presieduta dall’arcivescovo di Udine monsignor Mazzocato e concelebrata da monsignor Pietro Brollo, arcivescovo emerito, dal vicario generale monsignor Guido Genero, da monsignor Diego Causero, da monsignor Savoia, da don Domenico Zanier e da monsignor Dionisio Mateucig, rettore del santuario del Lussari.


È stato un momento di grande spiritualità, con una chiesa stracolma di gente. Monsignor Mazzocato, all’omelia, ha ricordato una fede che affonda le sue radici in Aquileia cristiana, dove è stata forgiata l’identità del popolo friulano. L’arcivescovo di Udine ha concluso in
marilenghe: «La Madone dal Lussari che e protezi dutis lis fameis: chês dal Friûl, chês di Rome e chês di dut il mont». Il coro alpino Ardito Desio di Palmanova, diretto dal maestro Nazzareno Modesti, ha magnificamente cantato accompagnando i vari momenti.


Poi, dalla chiesa di Santo Spirito la Madonna del Lussari è stata portata in sala Nervi. A giorni la statua tornerà sul suo Lussari, dove il cielo è più vicino e la fede si respira nella limpida aria dei monti.


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