Fotografia, la città rende omaggio ai suoi artisti

Oggi l’iniziativa dedicata a Poletti, Fabrizio e Bepi Missinato nelle contrade del Duomo

SACILE. “Fotografi in contrada” è il titolo dell’iniziativa che Sacile proporrà domani, in occasione della Rassegna d’autunno promossa dall’associazione Sacile Live. Nell’occasione sarà dato spazio ai fotografi sacilesi con un appuntamento che gli organizzatori sperano possa diventare il primo di una lunga serie di incontri dedicati ad un’arte magica e antica come la fotografia.

Il programma di quello che viene proposto come un viaggio nella memoria prevede alle 11 l’inaugurazione in via Gasparotto con brindisi all’osteria 30 centesimi dove verrà anche presentato il catalogo della mostra (Sacile in bianco e nero) di Bepi Missinato allestita in occasione della Sagra dei osei. L’esposizione potrà essere poi visitata fino alle 19. La scelta di via Gasparotto, posta all’interno delle Contrade del Duomo, non è casuale. L’antica strada, infatti, ha visto all’opera due tra i più conosciuti fotografi sacilesi Giulio F. Poletti e Francesco Fabrizio. Il primo, nato a Sacile l’11 settembre 1872 e morto il 27 ottobre 1956, ha operato nel suo studio in via della Pietà dal 1910 al 1939. A lui subentreranno i nipoti Giulio e Lino, anch’essi fotografi. Francesco Fabrizio, invece, nasce nel 1899 ed arriva a Sacile negli anni Venti dove apre bottega di fotografo ritrattista in via Mercato per poi trasferirsi in via Gasparotto dove gli subentrerà il figlio Gianni.

Accanto a questi due “maestri” ci saranno le foto dei primi eredi di questa tradizione ovvero Gianni Fabrizio (classe 1933, ha portato avanti il lavoro del padre concentrandosi nella fotografia industriale) e Bepi Missinato (classe 1938, da sempre e per sempre il fotografo dei sacilesi). La rassegna si articola in una sorta di danza tra il vecchio ed il nuovo, quasi un passaggio di consegne sottolineato dalla presenza dell’Associazione culturale Fotografando e dal contributo di Mauro Ditali e Mauro Vitolo che hanno aiutato gli organizzatori a raccontare il sapore e le forme della fotografia contemporanea. Con l’occhio strizzato a Sacile ma con lo sguardo aperto a sempre nuovi racconti si esplora la storia della fotografia sacilese e non solo.(m.mo.)

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