Fontanafredda festeggia per 29 anni il patrono sbagliato, i cittadini protestano: cambiamo la data

FONTANAFREDDA. Dopo 29 anni il patrono di Fontanafredda cambia il calendario: dall’8 settembre la festa è spostata al 23 aprile, anticipata di cinque mesi. Addio alla delibera del 1992 che aveva agganciato la ricorrenza religiosa e civile al calendario di Pordenone. Il provvedimento è stato adottato in videoconferenza dal sindaco Michele Pegolo con gli assessori.
«La deliberazione del 1992 aveva deciso come giornata festiva per la ricorrenza del patrono l’8 settembre – si specifica nell’atto che riforma la data – . Le motivazioni a supporto erano legate a ragioni di opportunità più che da un puro spirito religioso o di reale sentimento di celebrazione di San Giorgio Martire». E si aggiunge: «Si sono sentite le doglianze della popolazione, che non riconosce propria la giornata dell’8 settembre, in quanto non legata ad alcun riferimento religioso o di usi o consuetudini del territorio. Piuttosto, l’8 settembre si lega a celebrazioni religiose e usi di altri comuni». Da qui ladecisione di rivedere la data, dopo essersi confrontati con i parroci del territorio.
A San Giorgio martire è dedicata la parrocchia in via Pastrengo. Don Andrea Della Bianca, parroco a Fontanafredda, ha evidenziato la dedicazione del tempio che s’affaccia sulla Pontebbana. «Il patrono è San Giorgio e la ricorrenza nel calendario liturgico cade il 23 aprile» ha affermato don Andrea. L’8 settembre la Chiesa festeggia la natività di Maria.
Dal sacro al quotidiano: il cambio produce effetti anche in ambito lavorativo, e non solo. «La festività del patrono incide ai fini civili per individuare la giornata di sospensione dell’attività lavorativa negli enti pubblici e privati che rientrano nel territorio di Fontanafredda, in quanto è prevista dai contratti collettivi di lavoro» ha osservato la giunta Pegolo. Con la decisione assunta all’unanimità dall’esecutivo si ufficializza il cambio di data «ai fini civili per tutti i luoghi di lavoro nel territorio comunale». Dunque, scuole, negozi, uffici pubblici, poste e ambulatori non chiuderanno l’8 settembre, convenzionalmente mutuato da Pordenone ventinove anni fa, ma lo faranno il 23 aprile. Il cambio non è di poco conto.
«È squisitamente futile la scelta di una nuova festività del patrono a Fontanafredda»: dice quello che pensa l’ex sindaco Claudio Peruch, consigliere in carica all’opposizione con la lista civica Idee in Comune. «Sono tanti i problemi da affrontare in questo momento di emergenza sanitaria e non intendo accendere la miccia delle polemiche – tira fuori l’ironia Peruch –. Ma attenzione a non mescolare i santi con i fanti...».
La ricorrenza di San Giorgio è celebrata il 23 aprile anche nei riti siro e bizantino. Viene onorato, almeno dal quarto secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. Nella tradizione popolare è raffigurato come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida. Nella sola Italia vi sono 21 Comuni che portano il suo nome. Sei re di Gran Bretagna e Irlanda, due re di Grecia e altri dell’ Est europeo, portarono il suo nome.
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