Fondi alle associazioni «ma soltanto agli amici»

LATISANA. Quasi 60 mila euro di contributi a pioggia. Come ogni anno è arrivata la decisione dell’amministrazione comunale di prelevare, quasi completamente, il fondo di riserva, per destinare tutta una serie di contributi alle associazioni, senza un criterio noto e con esclusioni. In un momento in cui magari era meglio privilegiare quei sodalizi che si occupano in prima persona della comunità, come le parrocchie o altre associazioni fortemente impegnate nel sociale e che a Latisana non mancano.
La scelta di come erogare i contributi, che per tradizione a ogni fine anno l'amministrazione comunale concede alle associazioni che operano nel territorio, non trova d'accordo i consiglieri comunali Claudio Serafini (Latisana Rinasce) e Giacomo Sclosa (Un’Altra Latisana), i quali, dopo aver letto la delibera dello scorso 21 dicembre, con la quale la Giunta comunale ha stanziato 58 mila euro a una cinquantina di associazioni, ritengono che, in nome della trasparenza, ci dovrebbe essere da parte della Giunta, «giusto per non dare l'impressione che, a fine anno, avanzano dei soldi e li si distribuisca a pioggia», una programmazione “di merito” e una chiara motivazione nel concedere un aiuto alle associazioni, commentano i due in una nota.
C'è poi la questione delle esclusioni, di quelle associazioni che pur operando molto attivamente sul territorio non sono state minimamente coinvolte nella distribuzione dei contributi. Un aspetto che lascia nei due consiglieri comunali qualche dubbio sui criteri adottati.
Oltre 23 mila euro sono stati divisi fra 14 associazioni sportive: si va dai 5.000 euro della pallavolo (l’importo più alto delle 57 associazioni beneficiarie) ai 4.500 della pallacanestro, ai 3.000 del velo club, ai 2.500 del tennis, ai 1.500 del pattinaggio.
Quasi 20 mila euro alle 26 associazioni culturali e d’arma: la solita associazione La Bassa ha ricevuto 1.500 euro, 1.000 i cori, la Cavalleria, la San Paolino e le Foghere di Pertegada e Latisanotta.
Nemmeno 15 mila alle 17 associazioni di volontariato sociale: Una Mano per Vivere, che segue e sostiene i malati terminali e le loro famiglie, la Caritas, la Croce Rossa e tutte le parrocchie, che aiutano centinaia e centinaia di famiglie a superere le difficoltà economiche del momento, hanno ricevuto tutte assieme, una cifra pari a quella concessa alle società di pallavolo e pallacanestro, che percepiscono anche le quote di iscrizioni dei loro tesserati.
Solo 600 euro alla Pan di Zucchero che nel corso del 2015 ha aiutato in media 130 famiglie, distribuendo qualcosa come 30 mila euro di aiuti.
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