Fondazione Carlo Melzi ancora vicina ai bisognosi

TARVISIO. Anche quest’anno, grazie alla Fondazione Carlo Melzi, sono state effettuate decine di interventi andando incontro a famiglie o singoli bisognosi.
Con il lascito dell'industriale di un miliardo di lire (516 mila euro), dal 2002, anno in cui ha cominciato a svolgere l’attività benefica la fondazione, sono stati distribuiti aiuti per 210 mila euro, conservando il capitale che, anzi, è stato incrementato cautelativamente, tant’è che oggi è di 554 mila euro. Nell’anno in corso, da gennaio sono stati impiegati fino al 31 ottobre 21 mila euro (nel 2012, la somma impiegata era stata di 16 mila euro).
Come ha affermato il parroco don Claudio Bevilacqua, che è il primo responsabile della fondazione, in occasione della messa – concelebrata con il parroco di Fusine don Giuseppe Morandini –, a ricordo dell’imprenditore che ha portato le Acciaierie Weissenfels alla fama mondiale e morto il 26 agosto 2000 a Fusine in Valromana, «la beneficenza viene fatta senza preferenze, con l’esclusione di ogni vantaggio personale e di ogni favoritismo. Facendo questo, pensiamo di incarnare lo spirito dell'ingegnere, che sentiva le persone che ricorrevano a lui, solo come dei familiari meritevoli di essere considerati e aiutati».
«Con gratitudine verso di lui – ha proseguito –, noi continueremo a camminare sul solco che ci ha lasciato, dove dignitosamente è stato lui a precederci».
Ogni hanno viene fornita legna da ardere d’inverno a una quindicina di famiglie in difficoltà, pagati i libri di scuola a ragazzi di famiglie numerose non agiate, assegnati buoni spesa nell’approssimarsi del Natale a una decina di famiglie.
Inoltre è possibile intervenire in soccorso di chi, singoli o famiglie, in grave ritardo con i pagamenti delle bollette dell’elettricità e del gas.
Alla cerimonia sono intervenuti, la sorella di Carlo Melzi (che era anche presidente della Provincia di Udine e dell’Associazione industriali), la marchesa Enrichetta Melzi Carignani, il signor Charles Robert Franklin e il sindaco Renato Carlantoni che, all’hotel Edelhof, dove si è tenuta la conviviale con gli amministratori della Fondazione, ricordata la figura di Melzi e il suo grande senso di responsabilità per i lavoratori e le loro famiglie, ha rivolto la gratitudine della comunità alla sorella e alle persone che silenziosamente operano in seno alla Fondazione.
Giancarlo Martina
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