Folla al Bennet a Sacile ma alcuni esercizi non riescono a riaprire

Chiara Benotti



La zona arancione riempie i centri commerciali: ieri al Bennet e nel centro Serenissima a Sacile i negozi di abbigliamento, sport, oreficeria e arredo hanno fatto girare il contatore dello shopping. Fila al bar per il caffè in piedi e parcheggi pieni anche nella pausa pranzo.

«Buona la prima con il disco arancio acceso sulla pandemia Covid – hanno verificato al sindacato Uil-Tucs –. Ma nella galleria del Bennet ci sono anche dei negozi che hanno spento le vetrine e tolto la merce: la crisi alza anche le croci delle chiusure».

Si salva il settore alimentare dalla crisi dei consumi nell’emergenza sanitaria Covid e funziona il “delivery” per cene e spuntini d’asporto».

«Il turnover dei negozi nelle gallerie dei centri commerciali a Sacile e altrove va avanti ma sono in sofferenza le aziende artigianali e agenzie di viaggio – ha proseguito Mauro Agricola vertice Uil-Tucs –. Nel Bennet ha svuotato tutti gli scaffali un negozio di abbigliamento e invece ha affisso l’insegna uno studio dentistico».

I ristori sono la goccia nel mare. «Da 200 posti di lavoro a meno di 80 nell’ipermercato Bennet in pochi anni dall’apertura – ha contato Agricola –. La crisi dei salari ha rallentato la corsa allo shopping, con fatturati in discesa, come i posti di lavoro». —





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