Fiumicello-Villa Vicentina, avanti con la fusione

La giunta regionale approva il disegno di legge. Ma sale la protesta dopo che in uno dei due paesi aveva prevalso il “no”
FIUMICELLO. Avanti tutta verso la fusione. Il primo gennaio potrebbe nascere il nuovo Comune di Fiumicello Villa Vicentina. Lo stabilisce un disegno di legge approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin. Un atto che apre alla fusione delle due realtà e che ora passa al consiglio regionale per l’approvazione definitiva. Critica l’opposizione di Villa Vicentina. Secondo i consiglieri di minoranza è stata calpestata la volontà dei cittadini. In settembre il referendum consultivo per la fusione si era concluso con il 55,68 per cento di pareri favorevoli. A Fiumicello aveva vinto il “sì” con il 59,49 per cento (987 volti favorevoli e 672 contrari). A Villa Vicentina, invece, aveva vinto il “no” con il 52,53 per cento (405 voti favorevoli e 366 contrari). Come risulta dalla relazione illustrativa al provvedimento, i due consigli comunali hanno espresso la volontà di procedere alla fusione.


«Nel Comune di Villa Vicentina – evidenzia Panontin –, dove quasi la metà degli elettori si è espressa a favore della fusione, il consiglio comunale ha respinto la proposta di deliberazione con la quale al consiglio stesso veniva richiesto di esprimere la propria contrarietà a procedere alla fusione e bloccare l’iter procedurale. Impeccabile l’atteggiamento del sindaco, Gianni Rizzatti, il quale ha scelto di non esprimere il voto. Alla luce del disposto normativo e nel rispetto di quanto emerso in seno al consiglio comunale di Villa Vicentina, si è stabilito di tenere conto della volontà degli elettori dei due Comuni, che, a maggioranza, hanno manifesto parere favorevole. Il disegno di legge ora sarà portato all’attenzione del consiglio regionale». Nel caso di approvazione, l’elezione del nuovo sindaco e del nuovo consiglio avrà luogo in primavera. Il consigliere di opposizione, Mario Romolo Pischedda, si dice rattristato. «La democrazia è stata calpestata – tuona –. Speravamo che almeno tra i componenti del governo regionale si potesse trovare il buon senso necessario ad accantonare un progetto bocciato dai cittadini di Villa, dove ha vinto il no con 405 voti. C’era il precedente di Gemona e Montenars. In questo caso, la legge regionale, che prevede di valutare in maniera accorpata il risultato, non è stata applicata. Speravamo potesse essere riservato analogo trattamento anche a Villa Vicentina. Le regole devono valere per tutti e devono rispettare la democrazia. Speriamo che il consiglio regionale trovi il coraggio di applicare il buon senso alla gestione della cosa pubblica».


Soddisfatti i sindaci. «Accolgo con favore questa notizia – le parole di Gianni Rizzatti –. La giunta regionale si è espressa in modo favorevole valutando lo scarto di 39 voti, che consideriamo minimo. A Gemona e Montenars i no sono stati più del doppio rispetto ai sì. Questi 39 voti sono stati presi in considerazione e la questione è stata discussa in consiglio: un ulteriore passaggio non previsto dalla normativa per far valutare al consiglio la decisione finale. I consiglieri hanno deciso di continuare sulla strada della fusione. Per quanto mi riguarda mi sono astenuto per lasciare libertà di voto». Ennio Scridel, sindaco di Fiumicello, aggiunge: «Ci fa piacere che la giunta abbia formalizzato, in tempi brevi, il disegno di legge sull’istituzione del nuovo Comune e siamo soddisfatti in quanto la Regione ha mantenuto la parola per quanto concerne gli incentivi».


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