Film su Eluana, da oggi si gira in un villa storica di Cividale

CIVIDALE. Primo ciak oggi, nelle atmosfere sobriamente sontuose di una storica villa cividalese circondata da un grande parco, dove il regista Marco Bellocchio ha fatto un breve sopralluogo ieri mattina. E poi avanti fra Udine, nuovamente Cividale – nella chiesa di San Giovanni, all’interno del monastero di Santa Maria in Valle –, Clauiano di Trivignano Udinese, Gonars.
Se ne parla da mesi, del film La bella addormentata (produzione Cattleya), guadagnatosi una prevedibile notorietà ben prima dell’avvio delle riprese perché ispirato al dramma di Eluana Englaro: ma adesso, mentre ancora infuria la polemica, si entra nel vivo.
Uno staff di decine di persone, al seguito di Marco Dentici – fra i più apprezzati scenografi italiani –, è al lavoro già da un paio di settimane nella location numero uno, scelta dopo accurata selezione «perché perfettamente rispondente – spiega lo stesso Dentici – alle esigenze di copione». Copione che si apre nella città ducale, dunque (per quanto l’ambientazione della vicenda nulla abbia a che vedere con Cividale ed evochi, fra l’altro, Roma e una non meglio identificata zona della pianura padana), e che si srotolerà attraverso quattro racconti paralleli, in qualche modo attinenti al doloroso capitolo della Englaro.
«Ma – precisa il presidente di Film Commission Friuli Venezia Giulia, Federico Poilucci – non ricostruiamo, va ribadito, la storia di Eluana». La trama. A intrecciarsi fra loro sono, infatti, episodi di fantasia, che si dipanano in ambiti diversi ma nello stesso frangente, gli ultimi giorni della figlia di Beppino Englaro.
I protagonisti seguono il caso tramite i media e si rapportano all’interrogativo sul fine vita in base, ciascuno, alla propria sensibilità: ecco così un padre e una figlia che la pensano, sul delicato tema, in modo diametralmente opposto, così come avviene a due fidanzati o a una donna e a suo figlio, rispettivamente madre e fratello di una giovane in stato vegetativo.
E c’è, ancora, la figura di un medico, protagonista del quarto quadro narrativo. Otto gli attori principali, tutti «di altissimo livello»: al seguito di Bellocchio arriveranno a Cividale, stamane, Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Brenno Placido, Maya Sansa, Piergiorgio Bellocchio (figlio del regista); l’ultimo ruolo, invece, è ancora da assegnare.
Terminate le riprese a Cividale (sono previsti fra gli otto e i dieci giorni di lavoro), si girerà a Udine, fra la stazione ferroviaria e l’hotel Cristallo, nelle strade del centro storico, in questura, nell’ala nuova dell’ospedale e negli esterni della Quiete. Sono poi in programma una seconda tappa a Cividale – a metà febbraio – e ciak all’autogrill di Gonars nonché, come si è detto, a Clauiano, in un’altra residenza storica. Il tutto in quarantun giornate: il termine indicativo porta al 15 marzo.
Pronti al via, dunque. Nella villa cividalese c’è un clima da fibrillazione. Lo scenografo ha dovuto pensare a ogni dettaglio, dal momento che i locali si presentavano pressoché vuoti: «Nella storia – anticipa Dentici – l’abitazione è la dimora di una famosa attrice. Ho studiato un arredo capace di riportare gli interni a quello che doveva essere il loro aspetto originario, fra Ottocento e Novecento: si è prestata notevole attenzione ai particolari, fino a quelli minimi. L’allestimento, frutto di una lunga progettazione, ha richiesto circa due settimane di attività».
Da Film Commission no comment sul tam tam che ha accompagnato, e accompagna, la genesi de La bella addormentata. E un auspicio: che l’indotto dell’operazione sia, per la nostra regione, considerevole.
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