Fidenato: «Siamo pronti a combattere il neo-oscurantismo che avanza in tema di Ogm»

La promessa dell’agricoltore pordenonese che contesta l’intento della Regione di varare norme che impediscano coltivazioni di mais transgenico

PORDENONE. «Nè il Governo nazionale nè quello regionale rispettano le norme della Ue». A dichiararlo a Vivaro, nel corso di una manifestazione pro-Ogm organizzata da Futuragra, sono il presidente dell’associazione Duilio Campagnolo e Giorgio Fidenato, leader di Agricoltori federati, e protagonista della prima semina transgenica avvenuta in Italia, sempre a Vivaro lo scorso anno (rispetto alla quale oggi avrebbe dovuto concludersi con una sentenza il procedimento penale avviato dalla procura di Pordenone nei confronti di Fidenato, rinviato alla prossima settimana a causa dello sciopero degli avvocati), e della replica pochi mesi fa dopo il via libera della Ue.

«Siamo all’oscurantismo del Medioevo, poichè Regione Friuli Venezia Giulia e Governo italiano non rispettano la normativa e le sentenze dell’Unione Europea e non permettono alla ricerca italiana di restare al passo con quella internazionale», ha dichiarato Campagnolo, presidente di Futuragra, l’associazione di agricoltori favorevoli all’introduzione degli Ogm, che ha dato vita alla dimostrazione pratica, sul campo, della validità delle colture geneticamente modificate, oltre a un approfondimento scientifico con esperti del settore.

«Siamo al paradosso - ancora Campagnolo -: siamo costretti a importare Ogm in quanto non siamo autonomi nel quantitativo necessario di mais da utilizzare in zootecnia, ma non abbiamo l’autorizzazione a utilizzare gli stessi semi disponibili all’estero e che generano un prodotto che, una volta giunto nel nostro Paese, è perfettamente legale».

«Combatteremo questo neo-oscuratismo - ha aggiunto Fidenato - che sta investendo la Regione Fvg, pronta a varare una legge liberticida che siamo pronti a contrastare in ogni sede. Il presidente della Regione, Debora Serracchiani, ex deputato europeo - rincara l’agricoltore -, si riempie la bocca di europeismo, ma alla prima occasione dà dimostrazione del contrario». «È una vergogna - ha proseguito Fidenato - che quando la Ue ha dato parere favorevole alla coltivazione di mais transgenico, la presidente abbia fatto di tutto per metterci i bastoni tra le ruote».

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