Festa della Liberazione e Gatto day il 25 aprile: è polemica a Cividale

CIVIDALE. Gatto day concomitante alla Festa della Liberazione: c’era da aspettarselo che qualcuno avesse da ridire e i primi della lista (chissà poi se altre forze politiche si accoderanno, o se la voce resterà isolata) sono gli Indipendenti per Cividale: la data scelta per la prima edizione del festival felino Civigattoday, novità assoluta in Friuli Venezia Giulia, lascia il gruppo di minoranza a dir poco perplesso.
«Il 25 aprile – scrivono in una nota Maria Cristina Novelli, Guglielmo Bernardi e Andrea Martinis – è una ricorrenza altamente simbolica e di grande significato per il Paese, che celebra la riconquistata libertà dopo l’orribile pagina dell’occupazione nazifascista.
La memoria è un impegno civile: la libertà va difesa giorno per giorno, specialmente in un frangente in cui, anche in Italia, si sta assistendo a una preoccupante rinascita di fanatismi, di violenze, di idee totalitarie. Proprio nel giorno della Liberazione Cividale onorerà, con l’appoggio del Comune, i gatti, che fra l’altro già hanno una festa dedicata, fin dal 1990.
Organizzata con il supporto di moltissime associazioni, l’iniziativa è certamente lodevole per l’impegno e la dedizione che tanti riservano agli amici felini: si sarebbe però potuto, anzi dovuto, scegliere un momento diverso». Il 25 aprile, conclude il gruppo, «non può essere svilito. È e deve restare – dicono Novelli, Bernardi e Martinis – una giornata in cui si ribadisce ai giovani e ai meno giovani che non si può e non si deve dimenticare l’orrore della guerra e chi ha sacrificato la propria esistenza per la libertà».
Pienamente d’accordo su questo principio la vicesindaco Daniela Bernardi, che tuttavia non ravvisa elementi di stridore nella contemporaneità delle due circostanze: «Cividale – esordisce – celebrerà come ogni anno la Festa della Liberazione, nella prima mattinata, con una solenne cerimonia al monumento di piazza Resistenza.
Il centro storico – nota poi – non è mai stato coinvolto nelle commemorazioni ufficiali, che tradizionalmente si svolgono nel contesto appena citato: per il 25 aprile non erano previste altre manifestazioni e trattandosi di giorno di festa (e dunque di presumibile alto afflusso in loco, come avviene ormai in tutti i festivi) abbiamo ritenuto di autorizzare lo svolgimento, nel cuore della cittadina, di una kermesse a carattere turistico, che è completamente scollegata dalla ricorrenza della Liberazione e che non ne sminuisce in alcun modo la portata».
L’Anpi, però, la vede diversamente: «Riscontriamo – dichiara il presidente della sezione cividalese, Elio Nadalutti – una diffusa, sconcertante insensibilità verso fasi cardine della nostra storia recente. C’è una grave, preoccupante mancanza di senso civico».
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