Festa a Fontanafredda, Triestina battuta

Storico successo per i rossoneri, tornati in serie D dopo vent’anni. Il presidente Bertolini: «Una giornata da ricordare»
SERIE D: FONTANAFREDDA - TRIESTINA
SERIE D: FONTANAFREDDA - TRIESTINA

FONTANAFREDDA. Può una squadra di provincia, che rappresenta un comune di diecimila abitanti, battere una rivale dal passato glorioso, oltreché espressione del capoluogo di regione? Sì: lo sport – il calcio in questo caso – può regalare tutto ciò. Così succede che il Fontanafredda riesca a sconfiggere la Triestina. E’ successo ieri, nell’ultima giornata dell’anno solare di serie D. I rossoneri hanno superato i giuliani e si sono regalati un gran bel Natale. Il successo ha messo la ciliegina sulla torta del 2014, che ha visto tornare il team in Interregionale dopo più di 20 anni; una vittoria che ha impreziosito la festa del settore giovanile ed è stato dedicato a Claudia Pivetta e Rino Maluta, presidente e dirigente del club scomparsi negli ultimi due anni.

Coronamento. La Triestina è come se fosse una signora sul viale del tramonto, che di appeal ne conserva ancora ben poco. Rimane sempre un club glorioso, pieno di storia, ed è per questo che tutta Fontanafredda esulta per questa vittoria. E’ stata una giornata storica – afferma ti il presidente del club, Gianpietro Bertolini –, non capita spesso di affrontare, e battere, la Triestina. Dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto e ricordarci a lungo di questa affermazione». Un successo di prestigio in un catino – il Tognon – tra i più belli in regione: anche la cornice era da grande sfida. Tanti gli appassionati del comune accorsi al “vecchio” Comprensoriale, per godersi il pomeriggio di sport. «E’ il coronamento di anni di duro lavoro – afferma il dirigente del settore giovanile, Massimo Barbieri –: mai, due stagioni fa, ci saremmo aspettati di superare la Triestina in serie D. Ce l’abbiamo fatto e ci godiamo il momento». Il Fontanafredda è ormai un espressione solida del movimento calcistico provinciale. Lo ha detto in particolare quest’anno solare, in cui la squadra è tornata in serie D dopo più di 20 anni d’assenza.

Grande 2014. Ma non solo: è una realtà che vanta un settore giovanile sano e che fa risultati, come testimoniato «dall’ingresso del girone élite, il più prestigioso a livello regionale, da parte dei due team allievi e giovanissimi», ricorda Barbieri. Gran parte del vivaio – tra giocatori, dirigenti e genitori – si sono ritrovati ieri dopo la partita con la Triestina a brindare il Natale, mai sereno come quest’anno. Ne aveva bisogno e se lo meritava, questo club. A inizio 2013, infatti, era mancata la presidente storica, Claudia Pivetta. Lo scorso settembre Rino Maluta, uno dei dirigenti più attivi. «Se siamo arrivati sino a qui – afferma l’attuale numero uno Bertolini – gran parte del merito lo dobbiamo a Claudia. E con lei mi sento di condividere questo bel giorno: è stata la promotrice di questa scalata. Rino era un tifoso, un amico, un grande dirigente e cuore rossonero che ricordo con grande affetto e a cui dedico questo momento». Della stessa opinione è anche Massimo Barbieri, capace di rifondare un vivaio e di riportarlo agli antichi splendori. Oggi più che mai, la popolazione di Fontanafredda è orgogliosa di questo club. E da lassù, anche la presidente (come viene ancora ricordata) e Maluta.

Alberto Bertolotto

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