Ferita, senza cibo, attaccata da una volpe: ecco Isabeau, l’aquila simbolo della rinascita

Gli uomini della Forestale l’hanno trovata in Val Tramontina e l’hanno curata nel centro specializzato di Fontanafredda 

La regina dei cieli è in esilio a Pagnacco per la riabilitazione: Isabeau è l’aquila reale recuperata allo stremo delle forze, con un’ala spezzata dalla guardia forestale di Maniago, vicino a Tramonti di Sopra. È stata recuperata a terra il 16 aprile, senza cibo da giorni e con evidenti ferite da morsi, forse di una volpe.

«Siamo stati allertati immediatamente dopo il recupero dell’aquila reale – racconta Valter Bergamo, che dirige il Centro di recupero della fauna selvatica a Fontanafredda –. Valutate le condizioni critiche di Isabeau abbiamo deciso di trasferirla nel centro di Pagnacco, coordinato dall’università di Udine. Tifiamo tutti per lei e speriamo riprenda a volare».

Sguardo fiero e bellezza altera dell’aquila simbolo storico della regione Fvg, Isabeau ha tenuto duro per giorni e ha rischiato di morire. «L’aquila era in località Inglagna, a 500 metri dall’abitato di Tramonti di Sopra – dettaglia Bergamo –. Recuperata dai forestali della stazione di Maniago è stata trasferita urgentemente, viste le condizioni e le prime cure sono state prestate dal veterinario Stefano Pesaro».

Cure massicce e Isabeau migliora, giorno dopo giorno. «I primi risultati ci sono – aggiunge Bergamo –. Isabeau ha migliorato le sue condizioni e mangia da sola. L’incognita è la ferita causata da una possibile predazione di una volpe: l’obiettivo è che possa tornare a volare».

Gli accertamenti hanno riscontrata una frattura saldata, forse di un incidente precedente. Ma Valter Bergamo ha fiducia: «Speriamo bene. Abbiamo avuto il piacere di intervenire e di aiutare questo raro esemplare di aquila reale, che necessita delle cure attente, con la passione e dedizione del dotto Pesaro, un veterinario esperto in avifauna selvatica».

L’aquila ferita non si è mai arresa, anche con un’ala fuori combattimento: è un rapace adulto che ha vissuto per oltre un paio di settimane a terra. «Ha resistito agli attacchi di una volpe con una grande forza – dicono i volontari di Fontanafredda –. Isabeau era molto magra al momento del recupero, capitato quasi per caso, durante i controlli del territorio».

Sulle cause delle ferite solo ipotesi: quella all’ala potrebbe essere stata causata dai cavi di un traliccio. Dopo la visita accurata e radiografie, l’arto è stato curato e l’aquila si trova nella voliera per il processo di riabilitazione. L’obiettivo di “sua maestà” è ritornare a valore.

 

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