Fantoni: dai boschi lavoro per 220

L’industriale ha presentato a Tolmezzo il progetto Filiera foresta - legno per un rilancio dell’economia e dell’occupazione

TOLMEZZO. Centosettanta posti di lavoro diretti, 50 nell’indotto: questo l’obiettivo del Progetto montagna della Filiera foresta-legno discusso ieri nella sede della Confindustria di Tolmezzo che ha proposto due incontri. Il rilancio del bosco e di una filiera foresta legno è un pallino del capodelegazione Federico Gollino, tanto da essere stato inserito nelle relazioni di fine anno sin dal 2010. Gollino ha illustrato al consigliere regionale Luigi Cacitti, al direttore alle risorse forestali Luca Bulfone e al presidente della quarta commissione Alessandro Colautti, i sei punti salienti del progetto di Confindustria Udine per la gestione del patrimonio boschivo: coinvolgimento mirato dei soggetti interessati pubblici e privati; semplificazione dei regolamenti, da inserire nel Piano di sviluppo rurale 2014/2020; formulazione di piani economici che vanno dal taglio alla manutenzione delle piste forestali; forte sostegno agli investimenti per la viabilità forestale; procedura autorizzativa snella da parte della Regione dei piani economici pubblici e privati e ruolo dinamico delle aziende. Gollino ha rilevato la necessità di un cambio di mentalità anche da parte degli imprenditori «Dobbiamo collaborare e aggregarci. Non bisogna vedere gli imprenditori austriaci, come Emil Eberhart, che è presente all’incontro, il quale ha acquistato centinaia di ettari di bosco in Val Pesarina, come un nemico, ma come un potenziale alleato». Meno polemiche e rispetto delle regole da parte di tutti. Nel secondo incontro, promosso da Legno servizi, Tullio Bratta, della Fantoni spa, Enore Casanova, presidente di Legno Servizi, e Rinaldo Comino, direttore del servizio gestione forestale della Regione Fvg hanno illustrato il piano, chiedendo alla regione, presente con Renzo Tondo, la semplificazione amministrativa, la disponibilità di risorse fino al 100% di contributo per costruzione e adeguamento funzionale della viabilità forestale; la copertura fino al 40-50% della spesa ammissibile in conto capitale per l’acquisto di macchinari di meccanizzazione forestale; l’attivazione di misure a sostegno di investimenti per le imprese di prima trasformazione del legname. Un investimento di 6 milioni di euro (3 milioni e mezzo a carico della Regione) che darebbe lavoro a 220 persone, raddoppiando la quantità esboscata, valorizzando i semilavorati in legno con la qualificazione del prodotto finale con il coinvolgimento di Università di Udine e di Friuli Innovazione, con benefici in campo turistico, idrogeologico e ambientale. Tondo ha fatto proprie le richieste. «La presenza di tanti imprenditori mi è stata utile a capire quali sono i problemi del settore, rispetto all’Austria. Sarà mia premura finanziare in fase di assestamento di programma, un progetto serio e ben costruito sul tema forestale che porti a risultati concreti».

Gino Grillo

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