Fanfara dei bersaglieri colorata di rosa

Al via i corsi di strumento e di marcia aperti alle donne: ce ne sono già due
Di Lieta Zanatta

«Che si sappia o meno suonare uno strumento a fiato non è importante. Quello che conta è che ci sia la passione per la musica, la voglia di imparare e la condivisione dei valori di amor patrio. Al resto ci penserà il nuovo capofanfara, il maestro Antonio Miele, maresciallo appena congedato dalla brigata Ariete, dove dirigeva la fanfara dell’11° reggimento bersaglieri». Così il colonnello a riposo Alfredo Imbimbo dell’associazione nazionale bersaglieri, che annuncia l’apertura al giovedì, nelle casermette di via Molinari 35 a Pordenone, della scuola di musica della “Fanfara dei bersaglieri” per imparare a suonare uno strumento a fiato in ottone. L’iscrizione è gratuita, come gratuite saranno, a fine corso per coloro che intenderanno proseguire, le belle divise invernali ed estive che accompagneranno i concerti e pure il famoso cappello con le piume al vento, gloria e simbolo che contraddistingue i bersaglieri.

«L’importante e aver compiuto 16 anni e ben accette saranno le “bersagliere” che vorranno cimentarsi in questa avventura, dove troveranno già due colleghe su un complesso di 15 elementi – prosegue il colonnello –. Il nostro scopo è di allargare gli ottoni e di fare una fanfara degna. Una grande fanfara. La scuola prevede teoria, pratica e addestramento, perché, bisogna dirlo, ci vuole fiato per suonare facendo 50 metri di corsa. Quindi l’allenamento è necessario anche per evitare che il musicista si rovini le labbra, cosa che può succedere facilmente correndo. Una volta amalgamati, i musicisti si potranno esibire in concerti tenuti anche all’estero».

La divisa invernale sarà tutta blu nello stile risorgimentale, polsini cremisi, ghette e guanti bianchi, mentre quella estiva avrà la camicia rosso cremisi (che è anche il colore del caratteristico fez), pantalone blu e cordone verde sulla spalla sinistra, che una volta veniva usato per reggere la tromba o il corno per la polvere da sparo per il moschetto. Sulle maniche è cucito lo scudetto della città.

La fanfara di Pordenone fu fondata dal tenente Cesare Gargani il 18 giugno 1966 ed era composta da 45 elementi. Ma la sua tradizione risale al primo luglio 1836, con il primo bersagliere trombettiere. La tromba aveva una sua ragione. In combattimento degli squilli convenzionali davano gli ordini che oggi vengono dati con la radio: spostarsi in avanti oppure a destra o sinistra, ripiegare piuttosto che attaccare o anche avvistare il nemico.

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