Falso Viagra cinese, primo interrogatorio: l’imprenditore tace

PORDENONE. Una pillola del sesso a venti euro. Era questo il prezzo a pastiglia al quale veniva venduto il finto viagra importato dall’Oriente ai titolari dei sexy shop. I blister erano celati sotto i vibratori e gli altri giochi erotici, all’interno delle confezioni spedite con il corriere. Kobra, Super Dragon, Gold max: questi i nomi dei farmaci proposti alla clientela per le loro notti bollenti.
Secondo la Guardia di finanza ravennate, la centrale di smistamento delle pillole si trovava a Spilimbergo nel sexy shop Carpe Diem in via Val Montana. Sulla porta del negozio la magistratura ha apposto i sigilli. L’amministratore di fatto di Carpe diem (formalmente, però, dal 9 marzo del 2007 risulta essere un semplice dipendente), invece, è stato sottoposto a fermo per gravi indizi di reato.
È rimasto in silenzio di fronte al giudice, ieri mattina, il 54enne di origine argentina Ariel Pablo Lewental, residente a Spilimbergo, dopo una notte trascorsa nel carcere di Pordenone. La Procura di Ravenna ritiene che Lewental abbia importato dalla Cina e messo in vendita pillole per incrementare le prestazioni sessuali. Per gli inquirenti, però, si trattava di prodotti contraffatti, non commercializzabili.
Assistito dal legale di fiducia Enrico Sarcinelli, ieri mattina ha affrontato l’interrogatorio del giudice per le indagini preliminari Alberto Rossi. Sulla convalida del fermo per gravi indizi di reato e sul sequestro del negozio il giudice si è riservato.
Il 54enne spilimberghese, invece, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La difesa vuole valutare prima con attenzione le intercettazioni telefoniche e conoscere gli esiti delle convalide degli altri arresti (undici in tutta Italia).
«Non posso spedirtelo da solo questa roba, devo sempre spedire qualcosa!», Lewental esclama al telefono con uno dei titolari del sexy shop, in una conversazione intercettata dalle Fiamme gialle. O ancora: «Per spedirti questo... Cosa ti metto, che cosa, per merce?». Le frasi, secondo gli inquirenti, dimostrano che i prodotti medicinali sono mascherati attraverso la spedizione di prodotti regolari.
In varie comunicazioni si fa riferimento a delle pillole. «Tre blisterini da dieci soliti!». «Quelli blu?» domanda Lewental. «Sì, trenta soliti». Le Fiamme gialle hanno tracciato i percorsi della merce. Gli inquirenti sono giunti alla conclusione che le consegne siano state curate esclusivamente da Lewental, il quale avvisa di volta in volta il destinatario dell’orario e luogo del recapito, affinché fsia sempre presente, per evitare che il pacco «vada in giro».
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