Fallita Eco–Energy, socia del Consorzio Udine Ambiente Il pignoramento di Exe contribuirà a ristorare la massa dei creditori

Ad attendere il versamento dei 2 milioni 435.027,24 euro che “Exe spa” è stata condannata a pagare al “Consorzio Udine Ambiente” di Povoletto e per i quali, nei giorni scorsi, è scattato il pignoramento dei beni, sono anche - e soprattutto - i creditori della “Eco-Energy srl” di Gonars. Cioè della società che detiene il 50 per cento delle quote del Consorzio e che il 21 novembre scorso è stata dichiarata fallita con sentenza del tribunale collegiale di Udine.
Intuibili gli interessi in gioco. Senza quel denaro, che il giudice civile ha ritenuto che Exe debba al Consorzio quale compensazione per la mancata autorizzazione a conferire una maggiore quantità di rifiuti nella discarica di Trivignano Udinese, la distribuzione delle quote dovute alla massa di creditori di Eco-Energy - tra fornitori, professionisti e banche - risulterà fortemente limitata. Della delicata operazione di raccolta e amministrazione del patrimonio si occuperà il commercialista Adino Cisilino. È a lui che il tribunale ha affidato l’incarico di curatore fallimentare. La nomina di giudice delegato è caduta invece su Andrea Zuliani.
Eco-Energy - che fa parte del gruppo Toso e che era socia del Consorzio a metà con “Gesteco spa”, del gruppo Luci - aveva tentato senza successo la via del concordato. La dichiarazione di fallimento rappresenta un duro colpo all’economia regionale e non solo: la srl, specializzata nella gestione e smaltimento di rifiuti provenienti da aziende e dal settore pubblico, gestiva tra le altre la discarica di Carpeneto e possedeva uno stabilimento a San Giorgio e un altro a Noventa di Piave. (l.d.f.)
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