Fagagna piange Marco. Il padre: sono distrutto FOTO

Attorno alla famiglia del ragazzo morto nell’incidente stradale sulle colline del Col Roncone si è stretta tutta la comunità. Il sindaco Burelli: «I giovani della zona attendono da sempre la Pasqua in campeggio, non era mai successo niente di grave»
Fagagna 20 Aprile 2014 Nella foto Marco Di Vora TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
Fagagna 20 Aprile 2014 Nella foto Marco Di Vora TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

FAGAGNA. «Se non avesse avuto il finestrino aperto forse Marco sarebbe ancora tra noi». Sconvolto, parla a fatica il papà di Marco Di Vora, il giovane di Fagagna morto a 18 anni, la vigilia di Pasqua, sulle colline del Col Roncone, a Rive D’Arcano. «Non ho parole - aggiunge - sono distrutto».

Il ragazzo avrebbe dovuto trascorrere la nottata in collina dove, come da tradizione, i giovani della zona si accampano e aspettano la Pasqua con il falò acceso. Invece, sabato sera, quella che doveva essere una serata di divertimento è finita in tragedia. Marco alla guida di un Pick-up ha perso il controllo del mezzo dopo una curva ed è finito contro un albero. L’impatto è stato troppo violento e per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. «Se il finestrino fosse stato chiuso l’impatto sarebbe stato meno violento, invece quando il mezzo si è ribaltato per mio figlio quel colpo è stato fatale» ripete il padre, Dino Di Vora, carabiniere in servizio nella caserma di viale Venezia, a Udine.

Marco avrebbe compiuto 19 anni tra un mese. Era un ragazzo solare, amava lo sport, soprattutto il ciclismo che fino a qualche anno fa aveva praticato con il Nucleo gioventù Ceresetto Pratic. Aveva completato gli studi all’Enaip ed era in cerca di un’occupazione. «Il ciclismo era la sua passione anche se da qualche anno lo praticava a livello amatoriale come lo sci» ricorda il padre con la voce rotta dalla commozione. La morte di Marco ha sconvolto tutti soprattutto i ragazzi che, sabato sera, hanno assistito a quel terribile incidente sulla strada sterrata, a tratti sconnessa, tra le colline che separano Fagagna da Rive D’Arcano. Marco stava andando da Rive verso la strada provinciale, meglio nota come Panoramica, percorreva una via interpoderale utilizzata generalmente dai mezzi agricoli. Non è escluso infatti che abbia perso il controllo del fuoristrada anche a seguito del fondo stradale sconnesso. Sul posto per i rilievi i carabinieri della stazione di Fagagna, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

La morte di Marco ha impressionato tutti a Fagagna, compreso il sindaco Aldo Burelli, che assicura: «I giovani della zona da sempre trascorrono la Pasqua in collina, non era mai successo un fatto così grave. E in ogni caso la pattuglia dei carabinieri era nelle vicinanze proprio per monitorare la situazione». La comunità di Fagagna si stringe attorno ai genitori di Marco, la mamma Paola Beccarello, il padre Dino e il fratello Andrea. Lo stesso succede a Rigolato il paese natio del padre dove Marco riposerà dopo la celebrazione del funerale nella chiesa di Fagagna. La data sarà comunicata non appena il magistrato rilascerà il nulla osta.

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