Ex studenti del Kennedy saranno ordinati preti

Uno è perito meccanico, l’altro chimico industriale. Il percorso della vocazione Don Boris Bandiera è stato alpino, don Davide Ciprian volontario alla Caritas

Due preti e un diacono permanente. Sono le “nuove leve” che a stretto giro andranno a rimpolpare un clero diocesano che comincia a lamentare difficoltà numeriche ed anagrafiche.

I due sacerdoti saranno ordinati sabato 21 aprile alle 15 nella cattedrale di Concordia Sagittaria. Si tratta di don Boris Bandiera e don Davide Ciprian, rispettivamente di Meduno e di Prata.

Boris Bandiera, classe 1981, è figlio di Giobatta e di Delia Bevilacqua. Dopo le scuole dell’obbligo ha conseguito il diploma di perito meccanico al Kennedy di Spilimbergo, quindi servizio di leva tra gli alpini, a Udine e Cividale, e quindi, per dieci anni, ha lavorato in fabbrica prima come operaio poi come progettista. Situazioni che lo hanno molto arricchito nel capire le persone e le fatiche che si debbono affrontare per guadagnarsi da vivere, aveva raccontato l’anno scorso, accingendosi ad essere ordinato diacono. Già da chierichetto con don Giovanni Cuccarollo, che lo aveva preparato alla prima comunione e alla cresima, trovava interessante la figura del prete, ma nulla di più. Dopo il militare, don Fabrizio De Toni (attuale assistente nazionale di Azione cattolica), col quale collaborava come animatore e catechista, percependo un suo desiderio di ricerca, gli aveva fatto la proposta di frequentare il cammino del Sentiero e poi l’esperienza dello Scrigno. Lavoro e amici non bastavano più, nel 2010, continuando a lavorare, la sera frequentava la Comunità San Martino in seminario, dove era entrato l’anno dopo.

Davide Ciprian, figlio di Lino e di Giuliana Longo, ha 26 anni. Scuole dell’obbligo in paese, a Prata, quindi diplomato chimico industriale, all’istituto tecnico Kennedy di Pordenone. Una settantenne collaboratrice parrocchiale gli diceva: «Tu saresti un bravo prete». A influire fu la figura di don Danilo Favro, per anni parroco, a partire da quando faceva il chierichetto, a sei anni. In parrocchia era stato anche animatore. Nel 2011 l’allora vicario generale Basilio Danelon, al termine della messa gli disse: «Guarda che don Fabrizio (ancora De Toni, allora parroco di Prata, ndr) ha bisogno di un cappellano». Da lì, i primi contatti col seminario, con la comunità vocazionale, con don Giuseppe Grillo padre spirituale e don Giosuè Tosoni rettore. Esperienze nelle parrocchie di Chions e Concordia Sagittaria, nell’Azione cattolica e negli scout, barelliere a Lourdes, nella Caritas di Roma, nella comunità di Sant’Egidio, con l’impegno a portare la cena ai poveri, lungo le vie della capitale.

Don Boris Bandiera celebrerà la prima messa a Meduno domenica 22 aprile alle 10.30; don Davide Ciprian a Prata alle 10.

Giuseppe De Fusco, infine, domenica alle 16, nella chiesa di San Giorgio martire di San Giorgio della Richinvelda verrà ordinato diacono permanente dal vescovo Giuseppe Pellegrini.

Don Loris Vignandel, infine, il 2 aprile è partito per la missione in Mozambico.

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