Ex guardiacaccia ancora nel limbo
In servizio, mal digeriti, nel Corpo forestale regionale, ma sono ancora inquadrati nella polizia locale

FOTO MISSINATO - proveditorato caccia pesca conferenza
Vivono nel limbo: hanno ancora la qualifica e il grado di un corpo di polizia locale, ma sono transitati al corpo forestale della Regione senza parità di trattamento, ormai un anno fa. Sono gli agenti dell’ex servizio di caccia e pesca della Provincia, divenuti polizia provinciale dopo la legge regionale del 2009 e, ora che la Provincia non c’è più, entrati nei ranghi regionali e “sparpagliati” nel territorio. Di quindici uomini – in regione sono una sessantina – una decina sono nelle stazioni forestali della provincia.
Gli ex dipendenti provinciali, che per altro il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani ha chiesto più volte come “rinforzo” per la polizia municipale (corpo in cui per altro sono ancora inquadrati) hanno avviato un tentativo di conciliazione, tramite un legale, chiedendo quanto meno un adeguamento salariale. Quattro le questioni sollevate: il riconoscimento del salario aggiuntivo previsto per i dipendenti regionali, la differenza di indennità di pubblica sicurezza, il riconoscimento dell’indennità di rischio e l’inquadramento nel ruolo unico regionale.
Le prime tre questioni sono già state sollevate anche dalle organizzazioni sindacali, ma resta un problema di fondo (che condiziona anche la possibilità degli ex provinciali a essere considerati al pari dei colleghi regionali): la legge che regionale 3 del 2016, che ha disciplinato il trasferimento, ha infatti congelato le loro sorti. Come recita l’articolo 7 al comma 4, l’inquadramento è rimandato alla firma del contratto di primo livello che deve rivedere la classificazione del Corpo forestale regionale. Queste figure professionali, che al tempo della Provincia si erano specializzate in diversi ambiti, sono quindi confinate in una sorta di terra di mezzo che non consente loro di operare come polizia locale, pur avendone i titoli, e di non essere pienamente accettate dal corpo forestale regionale proprio per mancanza di titoli.
Non solo: la proposta di riorganizzazione che la Regione ha elaborato e che è stata presentata al personale per una prima valutazione, vedrebbe alcuni ex dipendenti provinciali “passare avanti” a uomini del corpo forestale. Una ragione in più per aumentare le tensioni emerse in questo primo anno e manifestate, anche apertamente, in un’assemblea del personale tenutasi a fine novembre.
Una ragione in più che ha spinto, anche di recente, il sindaco di Pordenone a tornare alla carica sull’impiego di queste professionalità a supporto dei Comuni. La richiesta, a cui la Regione ha risposto picche, Ciriani l’ha riproposta al capo di gabinetto del ministro dell’Interno Minniti, Mario Morcone, nell’ambito della discussione sulla carenza di forze dell’ordine in provincia: in un anno, come ha ricordato Ciriani, la Questura ha perso 50 agenti. E per il 2018 si preannuncia una nuova “emorragia” di uomini.
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