Esodo istriano, contestato Cristicchi VIDEO

UDINE. Raccontare una pagina dolorosissima come quella dell’esodo istriano non è facile, tant’è che continua ad alimentare botta e risposta tra chi come l’artista Simone Cristicchi, vuole raccontare le storie umane degli esuli e chi come gli appartamenti ai movimenti anarchici ne fanno una questione politica.
Ieri sera, alla libreria Feltrinelli dove Cristicchi e lo scrittore Ivan Buttignon, hanno presentato il libro “Magazzino 18”, è andato in scena lo scontro a suon di volantinaggi e insulti verbali ai quali però l’artista non ha replicato.
Tutto è cominciato prima dell’inizio dell’incontro con l’autore quando i movimenti anarchici hanno iniziato a distribuire volantini e a criticare lo spettacolo teatrale che da lì a qualche ora sarebbe andato in scena al Giovanni da Udine. «Cristicchi cavalca l’onda del nazionalismo, ci sono troppe strumentalizzazioni in questo spettacolo che presenta un fatto decontestualizzato».
Questo all’esterno mentre la sala si riempiva di gente. In tanti hanno seguito la presentazione del volume ripercorrendo la drammatica storia dell’esodo istriano.
«Il mio intento era raccontare storie che non conoscevo – ha spiegato Cristicchi, dopo aver letto alcuni passaggi del suo testo che nasce contestualmente allo spettacolo per non escludere nessuna testimonianza -; l’artista dà la sua visione dei fatti e ho portato questa storia oltre i confini italiani: è un dolore che non siamo soliti vedere».
L’artista, infatti, ha preferito non replicare a chi non la pensava come lui. A farlo è stato Buttignon accusato dai gruppi anti fascisti udinesi di aver promosso iniziative vicine alle teorie dei gruppi di destra.
«Questi volantini mi fanno ridere sono da sempre schierato politicamente e ho partecipato a iniziative con Casa Pound perché penso che confrontarsi sia alla base del principio di libertà» ha replicato il politologo Buttignon secondo il quale «La memoria condivisa non esiste, questo libro ha il pregio di condividere tante piccole memorie».
La polemica è proseguita tra alcuni partecipanti che volevano portare la loro testimonianza sulla veridicità dei fatti affrontati da Cristicchi, tra questi la studiosa Alessandra Kersevan, che non ha mancato di evidenziare il fatto che l’artista si è sottratto al confronto con il pubblico. «Non ha voluto rispondere - ha sottolineato - alle domande che gli avrebbe posto chi non la pensava come lui».
Contestazioni a parte, Magazzino 18 continua a fare il pieno di consensi in teatro. Basti pensare che stasera torna sulla scena del Giovanni da Udine in replica. Stamattina, invece, alle 10,30, a seguire la trama di Magazzino 18 saranno gli studenti delle scuole superiori della città.
Ma non solo perché il tour udinese dell’artista proseguirà domani al liceo musicale Percoto dove, dalle 11 alle 12, è prevista una diretta streaming moderata dal direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier. In questa occasione, gli studenti potranno confrontarsi non solo con Cristicchi, ma anche con il maestro Valter Sivilotti.
Il confronto tra l’artista e i giovani friulani reso possibile grazie all’impegno dell’amministrazione provinciale che con il teatro Giovanni da Udine ha favorito il confronto su una pagina di storia rimasta per troppo tempo chiusa nei cassetti dei ricordi di chi ha vissuto in prima persona quel dramma.
Oggi, infatti, il presidente Pietro Fontanini riceverà a palazzo Belgrado l’artista per premiare il suo impegno e il suo coraggio dimostrato nel raccontare una storia umana prima che politica.
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