L'errore alla Camera di Calderoli: "Mandi deputati friulani, mandi deputati della Venezia Giulia"
«Visto che ci sono degli esponenti del Friuli e della Venezia Giulia concludo il mio intervento con un “Mandi onorevole De Monte, mandi onorevole Matteoni”». Il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ha concluso così, martedì 7 ottobre, il suo intervento alla Camera nel corso della discussione della proposta di legge costituzionale per la revisione dello Statuto speciale del Friuli Venezia Giulia, che porterà al ripristino delle Province. Ne è nato un siparietto perché qualcuno, tra i banchi di Fratelli d’Italia, ha fatto notare al ministro che la deputata Matteoni è triestina, dunque non propriamente a suo agio con la marilenghe. Una sottolineatura che è arrivata anche dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, che guidava i lavori in quel momento: «Mandi? No, mandi o non mandi». E di fronte alle perplessità di Matteoni e colleghi, lo stesso Calderoli ha chiosato: «Mandi in friulano, nella Venezia Giulia non apprezzano». (credits. Profilo Facebook Roberto Calderoli)
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