Eredità, il Comune fa causa: in ballo oltre 720 mila euro

Sacile, le decisioni della giunta comunale. Lodo Dal Cin, trattative interrotte: destinataria testamentale la casa di riposo. Ricorso sulla variante di via Carducci, il municipio si è costituito in giudizio
foto missinato - sacile piazza del popolo vedute
foto missinato - sacile piazza del popolo vedute

SACILE. Trattative interrotte sull’eredità Dal Cin, tra gli eredi Turrin e il Comune di Sacile. In ballo un “tesoretto” di 722.051,68 euro. Il contenzioso va avanti dal 2011, anno in cui il Comune aveva deciso di far valere la disposizione testamentaria in suo favore.

Intanto, il fronte legale aperto dall’amministrazione sacilese raddoppia: il ricorso presentato dalla famiglia Della Valentina sulla variante comunale in via Carducci (nell’area ex industriale) approda innanzi al Consiglio di Stato. Il Comune si è costituito in giudizio, come ha evidenziato il sindaco Roberto Ceraolo.

L’eredità. «Il tentativo di ricomporre bonariamente la questione dell’eredità Dal Cin è stato interrotto dai Turrin – recita la delibera di giunta numero 130 – Per tutelare l’interesse del Comune, erede citato nel testamento Dal Cin, si autorizza il coordinatore della casa di riposo, Rossano Maset, a intervenire davanti all’organismo di mediazione forense di Pordenone».

I limiti che il Comune ha definito per il confronto sono quelli del pagamento dell’eredità al Comune in quattro rate, e uno sconto massimo sul totale del 5%. Bruno Dal Cin era mancato nel 2007. Dopo quattro anni il Comune di Sacile aveva reclamato l’eredità lasciata alla casa di riposo.

La giunta municipale aveva affidato nel 2011 l’incarico legale per il recupero dei beni del testamento a favore della casa di riposo sacilese all’avvocato Luisa Rubert. Il testamento era stato pubblicato. Gli eredi nel frattempo hanno incassato l’eredità lasciata da Dal Cin e destinata alla casa di riposo.

La scoperta. L’avvocato Rubert nel corso di ricerche nell’archivio notarile, aveva scoperto il lascito a favore della casa di riposo sacile. Bruno Dal Cin, nato a Sacile nel 1939 e morto a Pordenone il 4 novembre del 2007 aveva firmato il testamento nel 1997 dal notaio Giorgio Bevilacqua di Pordenone.

Il documento, ritrovato dall’avvocato Rubert designa la casa di riposo di Sacile come beneficiaria di un lascito ereditario costituito da beni per un valore nominale, all’epoca, di 247.522,10 euro. Il notaio, custode del testamento a favore del Comune, era morto prima del cliente Dal Cin.

Il testamento in pratica era rimasto “dormiente” sino a cinque anni fa. Nel frattempo gli eredi si sono divisi l’eredità dopo la vendita degli immobili. Il valore è quasi triplicato.

Da aggiungere che nel luglio del 2012 la giunta aveva accettato, con beneficio d’inventario, l’eredità: ad aprile dello stesso anno era stato affidato l’incarico legale per il suo recupero .

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