Erano all’estero, ma intascavano il sussidio
Trentacinque stranieri tra i 25 e i 66 anni sono stati denunciati dalla polizia di Udine per aver percepito il sussidio di disoccupazione (chiamato anche “Naspi”, Nuova assicurazione sociale per l'impiego) senza averne i requisiti. Gli indagati sono di 18 nazionalità diverse e il danno economico per l’Inps, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, è stato calcolato in circa 198 mila euro.
Il meccanismo
Secondo quanto accertato dagli investigatori, in sostanza, è stato violato il principio della territorialità in base al quale l’Inps concede l’indennità a coloro che rimangono senza lavoro e risiedono in Italia. Mentre le persone finite nei guai (20 uomini e 15 donne sono chiamate a rispondere di “Indebita percezione di erogazioni ai danni dello stato, articolo 316 ter del Codice penale), come accertato dagli inquirenti, erano tornati nei loro Paesi d’origine e non l’avevano comunicato all’Inps come invece impone la legge.
la fase precedente
Questa è la seconda fase di un’importante indagine condotta anche lo scorso anno dalla Squadra mobile del capoluogo friulano sotto la guida del vice questore Massimiliano Ortolan. In quell’occasione l’attività investigativa aveva permesso di segnalare alla Procura della Repubblica di Udine 30 extracomunitari di 12 nazionalità e il danno erariale era stato quantificato in poco meno di 195 mila euro.
L’indagine il caso
Gli accertamenti, poi proseguiti, hanno portato a questa seconda tranche di denunce tra le quali spicca il caso di un 39enne ucraino che, tra il 2013 e il 2017, aveva ottenuto 15.300 euro. Per individuare le irregolarità gli agenti hanno incrociato i dati relativi ai permessi di soggiorno e ai passaporti con quelli in possesso dell’Ente previdenziale che ora ha già provveduto a disconoscere le prestazioni e ad avviare le pratiche per il recupero dei crediti.
L’INPS e l’indennità
Stefano Ugo Quaranta, direttore regionale dell’Inps, ha spiegato: «La sede di Udine ha collaborato con la Squadra Mobile per accertare eventuali violazioni. Le persone che percepiscono il sussidio di disoccupazione sono obbligate a dare comunicazione preventiva ai Centri per l’impiego in merito a espatri di lungo periodo. La polizia ha controllato i periodi di soggiorno all’estero o di allontanamento dall’Italia e e gli uffici Inps di Udine hanno verificato la presenza o meno della comunicazione preventiva. Nei casi di accertata violazione dell’obbligo di comunicazione, si è già provveduto a recuperare le somme indebitamente percepite».
A chi spetta la “naspi”
La “Naspi”, spiega Inps, «spetta ai lavoratori che hanno perduto involontariamente l’occupazione – per i quali siano soddisfatti specifici requisiti nel quadriennio – ed è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile a fini previdenziali degli ultimi 4 anni con un limite massimo, per il 2018, di 1314,30 euro. Il beneficiario che si reca in altro Stato alla ricerca di lavoro può conservare il diritto alla prestazione per 3 mesi al massimo, dalla data di partenza dall’Italia. Di ciò va data notizia, da parte dell’interessato, al Centro per l’impiego. La Naspi è sospesa finché l’Ufficio del lavoro dello Stato in cui si è recato il disoccupato non comunica all’Inps l’avvenuta iscrizione e la relativa data. Ricevuta la comunicazione l’Inps paga direttamente al beneficiario la prestazione dovuta a partire dalla data di partenza dall’Italia». –
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