Entra ed esce senza timbrare, licenziata dirigente pubblica

TOLMEZZO. Non timbra il cartellino di uscita ed entrata all’ora di pranzo. Licenziata in tronco. Il rigore contro gli assenteisti nel pubblico impiego annunciato dal governo Renzi trova un primo segnale di concretezza all’interno dell’Azienda sanitaria 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli, la cui direzione lo scorso mercoledì ha deliberato il licenziamento senza preavviso di una propria dipendente, rea di non aver timbrato con regolarità il cartellino delle presenze sul posto di lavoro.
«C’è stata una segnalazione - spiega il direttore generale dell’Aas3 Pierpaolo Benetollo -, alla quale abbiamo risposto immediatamente attivando la Commissione disciplina, la quale ha provveduto subito ad avviare la relativa verifica. Nel corso di quest’ultima è emerso che la persona interessata ha ripetutamente violato le norme previste dai nostri regolamenti interni. Inoltre, c’è stata un’ottima collaborazione con la Procura di Udine e i Carabinieri che hanno svolto le loro indagini».
Il fatto è avvenuto all’interno degli uffici di Tolmezzo dell’Aas e la protagonista è una dirigente amministrativa. Nel corso dei controlli sarebbe emerso che, durante l’ora di pranzo, la donna lasciava l’ufficio senza timbrare il cartellino, né in uscita né in rientro. Insomma, un’ora di lavoro “gratis” al giorno.
Non solo, dalle indagini è pure emerso che la stessa dirigente effettuava false timbrature con il proprio cartellino segnatempo, facendo emergere più ore trascorse nell’ufficio di lavoro rispetto a quelle effettivamente passate. Le indagini interne sono durate quattro settimane, nel corso delle quali è risultato che questi comportamenti si ripetevano non proprio quotidianamente, ma con una discreta frequenza. Di fronte a ciò, l’Azienda sanitaria non ha potuto far altro che avviare l’iter di immediato licenziamento senza preavviso.
Il provvedimento è stato deliberato mercoledì scorso, alla luce di documentazione raccolta nel corso delle verifiche, che comprendeva anche materiale fotografico: su richiesta della direzione aziendale, questi documenti sono stati valutati anche dalla Procura di Udine.
«Ben vengano - spiega il direttore generale Benetollo - le procedure più rapide annunciate dal governo per risolvere velocemente casi come questi, ma attualmente sono già in vigore normative che prevedono quanto abbiamo deliberato. È un dovere della direzione nel rispetto di tutti gli altri lavoratori dell’Azienda sanitaria, perché questi sono fenomeni marginali ed è noto che i dipendenti dell’Aas3 rispettano le regole sul lavoro.
A eccezione del personale che è impegnato direttamente sul territorio, ogni dipendente è tenuto a timbrare il proprio cartellino sia quando esce sia quando torna in ufficio.
Questi sono comportamenti che rovinano il nome dell’Azienda, dunque è stato necessario prendere tali gravi provvedimenti».
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