Eni risponde agli utenti Aperto il nuovo sportello

Il tanto atteso ufficio per l’assistenza dei clienti di Eni è stato inaugurato ieri in via Sauro 10, con buona pace di tutti, o quasi. Si è scoperto così, con il taglio del nastro, che il nuovo servizio, nonostante si configuri come un Energy store (ovvero con una dicitura che tradotta suona come “negozio di energia”) si presterà anche ad ascoltare e risolvere le tante questioni poste dal clienti. Fermo restando, ovviamente, che qui si potranno sottoscrivere anche nuovi contratti o modificare quelli attuali.
L’ufficio sarà aperto dal lunedì pomeriggio al sabato mattina (9-12.30 - 15.30-17.30, il sabato 9-13, il lunedì 15.30-17.30) e vedrà la presenza di tre operatori, che risponderanno indifferentemente a questioni di tipo commerciale o legate ad altri aspetti relativi alle fatturazioni. Il cliente, dotato del suo numero elimina code, si potrà quindi sedere a un tavolo e proporre varie argomentazioni. Ci sarà poi anche un altro dipendente dell’azienda inserito nell’organico, ma non si occuperà del front office.
Si tratta, complessivamente, di uno sportello “multicanale”, simile agli altri 170 presenti in Italia per Eni. Qui si potranno anche comunicare le proprie autoletture, chiedere l’installazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento, cottura e climatizzazione e delle consulenze personalizzate per risparmiare energia nella propria casa.
Al di là dei risvolti tecnici, è chiaro che l’azienda ha voluto lanciare un chiaro segnale di dialogo con l’utenza, in particolare con quella parte che negli ultimi mesi appariva piuttosto irritata, con o senza comitato “Bollette pazze” a fare da sostegno. Quest’ultimo ieri ha atteso fuori dalla porta, in attesa di scoprire le caratteristiche del nuovo sportello. Sua la richiesta, negli ultimi mesi, di aprire uno punto per l’assistenza, ma anche del sindaco Ettore Romoli e di altre autorità. Alla fine, l’auspicabile servizio è arrivato e prenderà il posto di quello in via Marconi, con una formula ampliata e ospitata in spazi confortevoli. Le differenze di vedute, a questo punto, ora si consumano soprattutto tra comitato e azienda, in quanto riportano opinioni diverse. A margine della cerimonia, i dirigenti di Eni intervenuti hanno voluto sottolineare che i casi critici, per i quali sono stati richiesti conguagli, sono al di sotto dell’1 per cento di quelli totali. Si è poi proceduto a rateizzare importi molto alti venendo incontro ai clienti, anche senza essere che l'azienda fosse obbligata a farlo. A detta di Eni, la maggior parte delle bollette considerate esorbitanti non lo erano davvero e, al momento della verifica, sono emersi soprattutto vizi di forma. In più, Eni afferma di non aver ancora visto il famoso “faldone” del comitato, che però asserisce di aver raccolto circa 700 casi di fatture considerate fuori misura. «Ora stiamo iniziando a raccogliere le prime fatture assurde di Eni per la luce. Ieri ne abbiamo trovata una da 4.000 euro», ha dichiarato Donatella Gironcoli del comitato. Del tutto soddisfatti della nuova sede Eni ma anche del rapporto con l’azienda invece il sindaco Romoli, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta e l’assessore regionale Sara Vito. Per Eni c’erano Fulvio Siotto, responsabile commerciale Italia, Pasquale Cuzzola, responsabile operations gas&power e Roberto Zucca, responsabile della customer service.
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