Enemonzo, manifesto del sindaco per i marò

Paolo Iussa: è un’iniziativa personale per sensibilizzare la gente sul problema

ENEMONZO. Paolo Iussa è solito esporre le proprie idee sui vari temi di attualità con tabelloni. Ora il sindaco del centro della valle del Tagliamento ha esposto sui pennoni del Centro sociale, vicino alle scuole un grande manifesto a colori per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che si trovano ancora in India accusati dell’omicidio di alcuni pescatori locali.

«Questa è un’iniziativa privata, non da primo cittadino», tiene a sottolineare Iussa, che, comunque, anche quando interveniva da sindaco pagava sempre di tasca propria tutte le spese per i manifesti. «Ho preso spunto da una interpretazione di Crozza in tv, quando diceva che se ci fosse stato il governo Berlusconi ora i due marò sarebbero già rientrati in Italia». Invece Iussa constata come non solo il governo Berlusconi sia passato, «ma anche quello di Monti e di Letta, senza che si sia giunti a una soluzione».

In provincia di Udine un altro Comune si è mosso per tenere viva l’attenzione sul caso dei marò: a Gonars, i cinque consiglieri comunali di Forza Italia hanno di recente chiesto al sindaco di listare a lutto il tricolore, fino al rientro dei due militari in Italia.

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