Elezioni comunali, Cainero non sfiderà Honsell

Il commercialista ringrazia la Cdl, ma declina l’offerta. E per la Provincia? «Potrei pensarci»
Enzo Cainero ha deciso: rinuncia alla candidatura al Comune di Udine. L’annuncio, come promesso, è arrivato ieri mattina. Il commercialista udinese ringrazia per le tante attestazioni di fiducia e a manda a dire che il suo interesse va, legittimamante, oltre il Comune. Non ritiene poi di rientrare in pista per le regionali. Ma lascia, invece, ancora aperta la porta della elezioni alla presidenza della Provincia. «Come prennunciato – dichiara – non ci sono variazioni sulle mie decisioni e quindi comunico che non mi candido alla carica di sindaco di Udine nonostante tutte una serie di indicazioni e pressioni pervenutemi in questi giorni, e non soltanto dai politici». Una valutazione, la sua – spiega ancora – che parte da lontano, dal 1998 quando decise di non accettare quella prima candidatura. «Ho ritenuto di essere coerente con la mia impostazione di un tempo». Più nello specifico: «Eventuali mie proiezioni politiche vanno verso un’area più ampia rispetto all’ambito comunale. Mi è stato richiesto di correre per Udine e ciò mi lusinga molto. Insomma, mi fa piacere che ci sia questa attenzione nei miei confronti; la falsa modestia non serve». Già, ma se gli arrivassero proposte per ambiti territoriali più ampi cosa direbbe? «Se avessi voluto fare carriera politica avrei potuto impegnarmi già 30 anni fa. Adesso cosa cerco? Di fare qualche cosa per il Friuli cui voglio molto bene. Non che non mi piacerebbe lavorare per Udine, ma credo che il mio ambito sia più ampio. Il mio principio è quello di essere disponibile a dare e di attuare il principi del fare e del parlare poco». E alla domanda più precisa cosa farebbe se tentassero un’ultima lusinga per la Regione, Cainero ribatte che «adesso è tardi. Me l’hanno chiesto 8 mesi fa. Poi sono successe alcune cose e io ho fatto le mie valutazioni con molta ponderatezza». Aggiunge comunque che, nel caso, non avrebbe paura né di Illy né di Honsell. «Se c’è una cosa che mi stimola – spiega – sono proprio i confronti le le sfide. , Stimo personalmente Illy e Honsell e credo che entrambi cerchino di fare del loro meglio. No, non avrei preclusioni a confrontarmi sui problemi. Anzi, più intelligente e forte è l’avversario, più mi piace competere». Dunque, Cainero dice no al Comune perché rappresenta un ambito ristretto. Fa capire che per la regione il discorso pare chiuso. E se gli chiedessero, infine, di correre per palazzo Belgrado. La risposta è più che possibilista: «Non lo so ancora. Ma non voglio assolutamente essere di disturbo da alcuno». Sarà, ma intanto oggi lo stesso Cainero effettuerà diversi incontri politici, alcuni dei quali potrebbero riguardare proprio la Provincia dove la Lega pere essere particolarmente interessata (si fanno i nomi di Fontanini e della Guerra). E sempre in tema di incontri, da segnalare quello odierno tra tutti i segretari comunali e provinciali della Cdl. E intanto, Diego Volpe Pasini ribadisce che lui candidato sindaco della Cdl potrebbe battere Honsell. «Lui — spiega – è la continuità dei professori che comandano, io sono un cittadino normale che ambisce a risolvere i problemi della gente conoscendo i problemi dei cittadini. Ciò perché a differenza di Honsell, abituato a vivere nei salotti e tra l’establishment, io vivo tra le gente e i voti non si pesano, ma si contano».

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