Ed è già guerra per la successione: Gasparin non piace a tutti

UDINE. Il presidente Renzulli saluta e a palazzo D’Aronco scoppia la lotta per la sua successione alla Quiete. La nomina del presidente dell’Azienda per i servizi alla persona spetta al sindaco, Furio Honsell, non senza confrontarsi con i partiti.
Il Pd ha già consegnato una rosa di nomi e al primo posto ha scritto: Stefano Gasparin. Un’indicazione che divide non solo il Partito democratico, ma anche la maggioranza di centronistra visto che “Alternativa”, il gruppo formato dai tre consiglieri “ribelli”, lancia l’ex assessore regionale, Ezio Beltrame.
La questione è delicata. Il Pd cittadino non ha dubbi: «Gasparin esce pulito dai guai giudiziari, è stato prosciolto, e quindi è stato inserito nella rosa dei nomi consegnata al sindaco» spiega il segretario Enrico Leoncini secondo il quale resta la persona più indicata a svolgere quell’incarico.
Anche perché, fa notare sempre Leoncini, Gasparin è al terzo mandato come vicepresidente quindi si tratta di un passaggio naturale. «Questa è la nostra linea - aggiunge il segretario cittadino - al nostro interno non abbiamo voci contrarie visto che Aziz è uscito dal gruppo».
In effetti una delle diverse voci fuori dal coro perché se ne contano più d’una anche nel Pd, è proprio quella di Hosam Aziz che l’altro giorno ha avvertito il sindaco: «Alternativa non condivide la nomina di Gasparin. Fa parte del Cda dell’Azienda di via Sant’Agostino da tre mandati è arrivato il momento di cambiare. Alla presidenza della Quiete deve andare una persona con la stessa preparazione dell’uscente Renzulli».
Tra queste persone Aziz ha proposto l’ex assessore regionale alla Salute, Ezio Beltrame. Una nomina che spacca soprattutto il Pd visto che Beltrame fa parte dei suoi iscritti. Sembra infatti che all’interno dei Dem più di qualcuno stia provando a far cambiare idea al sindaco invitandolo ad analizzare anche altri nominativi. Lo fanno pur sapendo che su Honsell ha molta presa l’ex vicesindaco, Agostino Maio, al quale la nomina di Gasparin non dispiace proprio.
Il nodo sarà sciolto in settimana visto che il consiglio di amministrazione in carica scade il prossimo 2 agosto. Al massimo entro lunedì dovrà essere ufficializzato il nuovo Cda nel quale il sindaco sta pensando di far sedere anche l’ex assessore comunale ai Servizi sociali, Antonio Corrias. Non è ancora chiaro se sarà confermato, invece, il direttore generale della struttura Salvatore Guarneri indagato per abuso d’ufficio e truffa ai danni dell’Inps.
Il nuovo consiglio di amministrazione della Quiete resterà in carico cinque anni e sarà costretto ad affrontare nodi importanti come la costruzione dell’hospice con il conseguente trasferimento di alcuni reparti nell’ex caserma Piave a Udine sud. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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