Ecco le 100 migliori aziende del Gemonese. Martedì il racconto dei protagonisti
La classifica sarà presentata al Cinema teatro Sociale di Gemona, il 3 dicembre. L’evento, che vedrà intervenire alcuni degli imprenditori protagonisti, è organizzato dal gruppo Nord Est Multimedia

Imprese simbolo della manifattura friulana costellano il territorio del Gemonese, big accanto a realtà più piccole, capaci a dispetto delle dimensioni di ritagliarsi spazi importanti sui mercati. Accanto alle fabbriche il turismo, con il Tarvisiano a far da punta di diamante grazie alle sue piste – frequentate anche dalle Coppe del Mondo – d’inverno e alle sue passeggiate d’estate.
Sono le due identità economiche del territorio fotografato dalla nuova classifica delle Best performer, dedicata stavolta al Gemonese (e a tutta la Val Canale e Canal del Ferro) che dà conto delle prime 100 aziende per ricavi, redditività e stato patrimoniale nel triennio chiuso il 2022, ultimo anno utile ai fini dell’analisi, non avendo ancora tutte le aziende depositato i bilanci del 2023.
La classifica sarà presentata al Cinema teatro Sociale di Gemona, il 3 dicembre. L’evento, che vedrà intervenire alcuni degli imprenditori protagonisti, è organizzato dal gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica il Messaggero Veneto e altri cinque quotidiani del Nord Est, insieme a ItalyPost.
Quelle indagate sono aree che bene conosce Luciano Sartoretti, presidente di Banca Credifriuli, che presidia il territorio da diversi decenni: «Nei comuni oggetto della ricerca siamo presenti con 4 dei nostri 29 sportelli. Oltre a Gemona e Tarvisio, garantiamo un servizio di prossimità anche a Resia e Chiusaforte, dove siamo l’unica presenza bancaria».
E un punto di osservazione privilegiato sull’economia del territorio che a sentire il presidente «ha dimostrato una notevole capacità di adattarsi ai cambiamenti degli ultimi anni, inclusi quelli imposti dalla pandemia e dall’evoluzione del contesto economico globale». In particolare, «nel Gemonese osserviamo una vitalità imprenditoriale significativa, grazie soprattutto alla convivenza di imprese tra le più importanti della nostra regione con un tessuto ricco di Pmi, che operano in tanti settori, con punte di eccellenza».
«Il Tarvisiano – prosegue – ha dal canto suo un enorme potenziale turistico, che è stato valorizzato negli ultimi anni, grazie a iniziative legate alla destagionalizzazione e alla promozione delle eccellenze naturali e culturali».
A sentire Sartoretti non mancano del resto le sfide. «Pensiamo alle difficoltà connesse allo spopolamento e alla conseguente difficoltà di accesso a manodopera qualificata, alla necessità di investimenti tecnologici per migliorare la competitività, senza dimenticare gli investimenti infrastrutturali, per rafforzare i collegamenti e per supportare uno sviluppo sostenibile. Come Bcc - conclude – siamo impegnati a sostenere queste comunità».
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