Ecco i Cjapei, Gemona inventa il suo raviolo

La prima specialità gastronomica della città voluta dallo chef Davide Patat, con prodotti locali

GEMONA. Nascono i "Cjapiei di Sant Marc", la prima specialità gastronomica gemonese, autoctona. E' un raviolo che nasce dalle mani dell'aspirante chef Davide Patat (già medaglia di bronzo al meeting giovani chef di Rimini) nella cucina del ristorante Ai Celti, gestito dalla presidente di Unione cuochi Fvg Marinella Ferigo, il nuovo piatto gemonese. La pietanza è realizzata con prodotti certificati del territorio, ovvero la farina "00" di grano tenero di mais cinquantino, frutto della tipica pannocchietta che un tempo si coltivava nel territorio pedemontano riscoperta negli ultimi anni grazie al lavoro dell'Ecomuseo delle acque, e grazie alla quale è stato possibile produrre il presidio slow food "pan di sorc". Nel ripieno di quel raviolo ci sono due altri prelibati alimenti, ovvero il formaggio stagionato e la ricotta della latteria turnaria di Campolessi, un altro presidio slow food del territorio. Se gli attori e gli ingredienti qualificano già un piatto prelibato, servito condito con l'aggiunta di fichi secchi e farina di polenta dello stesso cinquantino e del burro, la squadra che ha permesso la nascita del raviolo è il Circolo Culturale e Ricreativo di Campolessi. Il progetto era nato quasi per caso l'anno scorso, quando il gruppo di Campolessi stava lavorando alla creazione di un piatto locale da presentare alla manifestazione gastronomica "Primi d'Italia 2017" a Foligno. Tale iniziativa non è poi andata in porto, ma ormai i "Cjapiei di Sant Marc" erano già realtà e quest'anno, in occasione dell'anniversario dei 50'anni del circolo di Campolessi, saranno il piatto di punta della sagra di San Marco, nell'ambito della quale saranno presentati in show cooking il prossimo 24 aprile. Al momento, gli ideatori del piatto stanno procedendo alla registrazione del nuovo marchio, ma il prodotto, oltre alla sagra di San Marco, potrà essere degustato nei prossimi mesi al Tempus est jocundum e alle diverse manifestazioni a cui il circolo di Campolessi parteciperà, e sarà ovviamente possibile trovarlo sul menù del ristorante Ai Celti in Piovega. Sarà il gusto del pubblico a decidere la fortuna del nuovo prodotto, che potrebbe essere accostabile al noto cjarson carnico per il modo in cui viene servito, anche se il sapore ha una particolarità tutta sua. Dopo la recente presentazione del pane Floc di flôr realizzato dal panificio Cragnolini, i Cjapiei di Sant Marc sono il secondo prodotto alimentare a chilometri zero realizzato ultimamente a Gemona, dove il lavoro di riscoperta dei prodotti locali e la loro certificazione effettuata dall'Ecomuseo in questi anni comincia a dare i suoi frutti. (p.c.)

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto