È morto Momi Variola il re dei mulini friulani

Classe 1938 si è spento in ospedale dov’era stato ricoverato alcuni giorni fa. Originario di Sesto al Reghena si divideva fra Udine e Rio de Janeiro

Addio al “re dei mulini” friulani. Si è infatti spento martedì, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, Girolamo Variola, per tutti semplicemente Momi, dopo una vita professionale trascorsa, tra Friuli Venezia Giulia e Sud America, con un’unica, grande, passione: costruire mulini.

Variola, classe 1938, è scomparso al nosocomio udinese dopo essere entrato in coma qualche giorno fa. Era un personaggio molto conosciuto in Friuli e soprattutto nella Bassa friulana dove aveva continuato a legare il nome della propria famiglia all’omonimo complesso industriale, segno evidente e continuo di un dna di mugnai e panettieri capace di trasmettersi di generazione in generazione.

Originariamente di proprietà della famiglia Fabris, il complesso industriale di Cervignano passa nel 1932 ai Variola, provenienti da Sesto al Reghena, che stabilirono nella cittadina il loro secondo centro di molitura dopo quello di Cordovado. Trascorrono sedici anni e, alla fine del secondo conflitto mondiale, i Variola costruiscono a Trieste un terzo mulino diventando così i veri leader del settore in Fvg.

Le granaglie per il lavoro, provenienti sia dalla regione che da Paesi stranieri di tutto il mondo, venivano immagazzinate nei silos e, una volta trasformate in prodotto finale, i Variola lo convogliavano nel porto di Trieste, per poi esportarlo. Un successo, tale da trasformare l’attività in una delle più grandi imprese molitorie d’Italia, che portò Girolamo lontano da casa, sino in Sudamerica.

Fu lui, infatti, dal 1965 in poi, uno dei principali artefici della creazione di un’industria molitoria in Brasile e dello Stato sudamericano si innamorò talmente tanto da prenderne pure la cittadinanza. Rientrato in Italia all’inizio degli anni ’70, non dimenticò mai la sua patria d’adozione tanto da dividersi, anche negli ultimi anni di vita, tra Porto Alegre, Rio de Janeiro e Udine.

E qui, in Friuli, trascorreva il tempo coccolando i suoi cinque nipotini. «Mio padre era un uomo non convenzionale – ricorda uno dei due figli, Maurizio –. Un personaggio particolare, se vogliamo, ma molto umano. Qualcuno avrebbe potuto descriverlo come una persona un po’ strana, ma in realtà riusciva ad arrivare al cuore delle persone. Era molto attaccato alla famiglia e ai suoi figli: io e mio fratello (Alessandro, ndr) ricevevamo anche quattro telefonate al giorno, e altrettante almeno mia mamma Luciana».

E a Maurizio Variola, noto commercialista della città, ieri sono arrivate anche le condoglianze, dell’Udinese calcio attraverso il sito ufficiale del club. «È scomparso Girolamo Variola – ha scritto sul proprio portale la società bianconera :– papà del presidente del Collegio sindacale di Udinese calcio Maurizio, e nonno di Guido, centrocampista della Primavera bianconera. La famiglia Pozzo, la dirigenza, i tesserati e i dipendenti tutti di Udinese calcio esprimono cordoglio e si uniscono al dolore della famiglia Variola per la grave perdita».

I funerali di Girolamo saranno celebrati venerdì alle 14 nella chiesa del cimitero urbano San Vito di Udine.

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