È morto Fortunato Bregant, fu presidente del Cedarchis

Aveva 80 anni, ed è spirato due giorni fa all’ospedale di Tolmezzo dove era stato ricoverato

ARTA TERME. Lunedì mattina alle 11 la gente di Cedarchis, con in testa la squadra di calcio, saluterà per l’ultima volta Fortunato Bregant, già presidente, segnalinee e più recentemente dirigente factotum in ambito burocratico della compagine sportiva.

Aveva 80 anni, ed è spirato due giorni fa all’ospedale di Tolmezzo dove era stato ricoverato per quello che si riteneva un malanno passeggero.

Goriziano di nascita, ha scelto la Carnia dopo aver impalmato l’amore della sua vita, Elda, conosciuta mentre prestava servizio in un bar di Gorizia. Appassionato di calcio, nella vita ha lavorato in una cooperativa di vendita di generi alimentari a Tolmezzo, nel tempo libero si è dedicato alla squadra, divenendone pure presidente.

Per anni gli appassionati hanno potuto vederlo, una volta dismessa la carica di presidente, con la bandierina ai bordi del campo sportivo a fare da segnalinee.

E proprio nell’anno in cui il Cedarchis, nel 1994, vinse il Campionato carnico, Fortunato perse la moglie, ma non rimase solo, confortato da tutti gli amici del paese.

Più recentemente, ancora dirigente della squadra, Fortunato si interessava degli aspetti burocratici della società: Siae, borderò e quant'altro; sino a pochi minuti dalla sua dipartita era ancora in contatto con i vertici della società. «Una persona di grande lealtà e serietà - lo ha ricordato l’attuale presidente Giancarlo Benzo - Sportivo nell’analisi, lucido nel suo giudizio, disponibile e preciso».

Domenica sera un rosario in sua memoria si è tenuto nella chiesetta del paese dove oggi, don Ivo Dereani celebrerà i suoi funerali alla presenza di tutta la squadra del Cedarchis. Lascia i figli Maurizio e Romina e tanti amici.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto