E il popolo dello spritz sotto stretta vigilanza non ripete gli eccessi

Ha funzionato il “cocktail” fra personale pubblico e privato Strade piene, aumenta l’attività all’esterno di bar e ristoranti

Sabato sera all’insegna dell’happy hour e dei controlli: se altre città della regione (e non soltanto) hanno fatto i conti con sanzioni e chiusure per assembramenti e violazioni alle norme previste per il contenimento del Covid, Pordenone ha retto, grazie alla sorveglianza stretta delle forze dell’ordine e degli steward messi in campo dal Comune per i weekend, uniti ai controlli del personale privato che i locali più gettonati e frequentati, soprattutto tra i giovani, hanno ingaggiato al fine di monitorare la clientela.

Come da previsione, l’area più gremita è stata quella tra via Battisti e via delle Acque, dove la presenza di diversi locali serali, uniti alle strade strette, contribuiscono a formare il cosiddetto effetto imbuto. Gli occhi attenti delle pattuglie della polizia municipale, che hanno percorso le strade del centro in auto e a piedi, hanno tenuto sott’occhio la clientela verificando soprattutto la tenuta delle mascherine, da portarsi al volto se non si stava consumando, il distanziamento e la disponibilità di gel igienizzante.

Il Gordo ieri, come nei giorni scorsi, aveva messo in campo la security privata, a cui si è aggiunta quella dell’Ovest, locale che si affaccia su corso Vittorio. I controlli privati si sono ripetuti al Pecora Nera in piazza XX Settembre, al Portorico e al Micco’s Bar di corso Vittorio Emanuele dove la titolare, Lucia Micco, ha preannunciato che proseguirà con il servizio: «Io ho la security già da lunedì, quando nel pomeriggio ho visto come stava andando la situazione – racconta – e mi sento più tranquilla a svolgere il mio lavoro in questo modo». Un’occhiata alla vicinanza tra persone e all’uso della mascherina, ma a una certa ora l’intervento dei vigilanti è utile anche per far abbassare i toni di voce: è per questo che in molti ritengono che un servizio del genere possa diventare un valore aggiunto anche quando l’emergenza Covid sarà terminata.

Altri locali, invece, hanno preferito non ingaggiare la security e di provare a tenere a bada autonomamente la clientela. Tra questi ultimi il Caffè Nuovo, lo 0434 Cafè o il Cristallo dove, anche per la conformazione dei bar, l’assembramento è poco probabile e la gestione dei clienti più semplice, anche perché gli orari di chiusura non si spingono mai oltre le 21.30-22.

Ieri, comunque, serata da tutto esaurito non soltanto nei locali dello spritz ma anche nelle gelaterie e nei ristoranti: La Catina, per esempio, ha ripreso ad animare piazza Cavour con la terrazza esterna e i tavolini distanziati. —

L.V.

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