È del maniaghese Fumarola la voce dei supereroi Marvel

Marco, 42 anni, si è ritagliato uno spazio come doppiatore: ha studiato con Insegno e Giuliani Ora è al cinema con “Black Panther” e “Avengers: Infinity War” con il personaggio di M’Baku

MANIAGO. Per i fan della Marvel il 2018 è l’anno di Black Panther, film che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo. Nell’edizione italiana del kolossal c’è anche la voce di Marco Fumarola che nel film è M’Baku, l’attore Winston Duke. Classe 1976, Marco è nato a Maniago ma dall’età di 5 anni ha vissuto con la famiglia – mamma, papà e il fratello maggiore Maurizio – a San Daniele.

Si è diplomato al Malignani e poi si è iscritto all’Università di Udine, facoltà di informatica. Ma per Marco, pur ottenendo brillanti risultati anche in ambito universitario, la passione vera era un’altra: la recitazione. «Sin da ragazzino – ricorda – ho fatto parte delle iniziative teatrali del paese: da quelle della parrocchia, a quelle della compagnia teatrale della città, il Gad, ho fatto qualche lavoro con Paolo Nicli, con il professor Martino Gaudiano. Anche a Udine ho fatto qualcosa: i provini per uno spettacolo con Ferruccio Merisi, poi il musical “Fra cielo e terra”». Poi la decisione di mollare tutto e di inseguire un sogno. «Nel 2000 mi sono trasferito a Roma – racconta Marco – e ho cominciato a frequentare corsi di recitazione e il conservatorio dove studiavo canto. Ho fatto un anno all’accademia Tuttiinscena di Pino e Claudio Insegno. E lì come materia c’era anche il doppiaggio, con Massimo Giuliani». E subito Giuliani è rimasto colpito dal timbro di voce molto intenso e profondo di quel ragazzo friulano. «Ho continuato a studiare con Giuliani – continua Fumarola – ed è stato lui che ha iniziato a chiamarmi per affidarmi qualche piccola parte». In quel periodo Marco per sbarcare il lunario fa anche il tecnico delle luci a teatro. Ma a teatro sale anche sul palco: nel 2014 interpreta Caifa nel musical “Jesus Christ Superstar” con Ted Neeley. Dal 2002 cominciano i ruoli da doppiatore un po’ più corposi, «ovvero – spiega Fumarola –, laddove hai almeno una battuta». Arrivano quindi doppiaggi in trasmissioni come “Invisibili” e serie tv quali “Il generale dalla Chiesa”, “Ho sposato uno sbirro 2”. È stato anche LeVar Brown nella serie cartoon “The Cleveland show”. Tra gli ultimi lavori al cinema: “X-Men-giorni di un futuro passato” dove è l’Alfiere, “Into the Woods” in cui presta la voce al Gigante e alla Gigantessa e in “The lego Star wars the freemaker adventures” è Dart Fener. Ma il ruolo più importante è quello in Black Panther. «A fare il provino il direttore del doppiaggio Marco Guadagno ci ha chiamati in due – ricorda – poi hanno scelto me. Avevano richiesto che ci fosse un accento africano ma in italiano non è stato possibile. È stato difficile anche per il modo di recitare meticoloso e per il fatto che si doveva usare un tono quasi urlato, molto faticoso. In questi giorni è in uscita il sequel».

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