Durante la pandemia si era laureato in architettura a 79 anni: addio a Giorgio Paccagnella
Sabato 15 novembre i funerali nel duomo nuovo di Cordovado: aveva discusso la tesi in video collegamento da casa nel 2020

Saranno celebrate sabato 15 novembre, alle 15 nel duomo nuovo di Cordovado, le esequie di Giorgio Paccagnella, mancato a 84 anni. Era conosciuto e stimato per le qualità professionali e umane, ma anche per aver ottenuto con la forza di volontà e di studio, all’età di 79 anni, l’agognata laurea magistrale in architettura.
Un traguardo appagante raggiunto non solo con sacrifici e rinunce, in un periodo difficile come quello del Covid nel 2020, ma anche con il sostegno della moglie Bianca, lo sprone della sorella Ermelinda e dei figli Alessia e Simone, impegnati nel predisporre i collegamenti da remoto con la facoltà di architettura di Udine, dove Giorgio era iscritto.
La sua tesi, infatti, è stata discussa da casa in videoconferenza con l’ateneo friulano con l’argomento “Proposte di recupero e di riqualificazione urbana dell’area industriale di Marghera-Venezia e Santa Maria Assunta luogo di culto e meditazione” ottenendo la brillante votazione di 108/110. «Quello che maggiormente è contato – affermava il neo architetto – è stata la passione e la volontà di un traguardo a lungo perseguito e per un indirizzo di studi come l’architettura che ho sempre amato molto».
Paccagnella l’interesse per il disegno l’ha sempre coltivato, prima diplomandosi al liceo artistico all’Accademia delle belle arti di Venezia, poi nell’attività lavorativa operando per alcune aziende del Pordenonese nel settore del design industriale. Una volta raggiunta la pensione riprendere gli studi è diventato un “motivo di vita”. Aveva ottenuto prima la laurea triennale e poi quella magistrale, con un curriculum di studi portato avanti con diversi 30 e 30 e lode. «Coi miei giovani colleghi appartenenti a una generazione nuova e innovativa ho sempre avuto un rapporto collaborativo – ricordava Giorgio –. Mi confrontavo con loro senza remore e verso di me hanno sempre dimostrato ammirazione e rispetto».
Oltre all’architettura Paccagnella prediligeva il disegno, la pittura impressionista, amava l’area dei pittori sanvitesi del ’900 da Tramontin, Zuccheri, Culos, Variola e poi il violino dove si dilettava. Dopo la cerimonia seguirà la sepoltura nel cimitero di Prodolone di San Vito al Tagliamento.
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