Droga, soldi falsi, finti incidenti e truffe, presa la banda - Foto

Otto complessivamente le misure cautelari eseguite, 14 i soggetti indagati a vario titolo. Tutti provengono da Scampia, ma risiedeno a Udine. Stavano anche progettando una serie di rapine nelle gioiellerie friulane
dine 17 settembre 2014 conf stampa cc Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo
dine 17 settembre 2014 conf stampa cc Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo

UDINE. Le loro origini sono napoletane, in maggioranza sono nati nel noto quartiere di Scampia, ma come base operativa hanno scelto Udine, dove si erano stabiliti ormai da tempo. Ed è nella provincia di Udine che hanno dato vita a una rete criminale che comprendeva la spendita di banconote false, la truffa alle agenzie assicurative e lo spaccio di stupefacenti.

Affari da diverse decine di migliaia di euro, accanto ai quali, quella che i carabinieri hanno ribattezzato “La banda degli onesti” (da cui ha preso il nome l’operazione) progettava di aggiungere una serie di rapine già studiate nei minimi dettagli ai danni di alcune gioiellerie e centri commerciali di Udine avvalendosi della complicità di alcuni soggetti di etnia rom.

Colpi che un’attività di disturbo organizzata dai carabinieri nel corso delle indagini è riuscita ad evitare. Otto complessivamente le misure cautelari eseguite, 14 i soggetti indagati a vario titolo.

A smantellare la rete di falsari, truffatori e spacciatori sono stati i militari del Comando provinciale dei carabinieri di Udine a seguito di un’attività di indagine durata dieci mesi, condotta dalla Compagnia di Cividale e coordinata dal pubblico ministero Annunziata Puglia della Procura della Repubblica di Udine.

All’alba, in seguito all’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari Paolo Alessio Vernì, in tutta la provincia di Udine e in quella di Pordenone è scattata la complessa operazione che ha portato a 48 perquisizioni e all’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Pasquale La Montagna di 23 anni, Cataldo Bruni 26 anni, Ivan Paino (23), David Mattiussi (25), tutti originari del napoletano ma residenti in città, infine per Gheorghe Pisten, 23 anni, di origine romena ma residente a Udine. Sottoposto a misure di custodia cautelare anche Luigi Starace (25), attualmente in regime di obbligo di dimora, arrestato in un'operazione dei carabinieri risalente allo scorso aprile.

Proprio nell’ambito delle perquisizioni effettuate, altri due uomini sono stati tratti in arresto in quanto trovati in possesso di sostanze stupefacenti e bilancini di precisione, si tratta di un 34enne di Majano e di un ragazzo di 19 anni residente a Porpetto.

Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 1.300 grammi di marijuana e numerose banconote false da 50 e 100 euro.

I carabinieri smantellano "la banda degli onesti"

Ed è stato proprio dal denaro falso che ha preso avvio tutto il filone d’indagine. Nell’ottobre scorso sono state alcune denunce presentate da commercianti di Premariacco, Nimis, Cividale e Corno di Rosazzo a far partire l’attività investigativa.

Le banconote da 50 e 100 euro false erano state spese in pasticcerie, edicole, tabacchini e bar senza suscitare alcuna perplessità passando anche indenni alla verifica dei dispositivi antifalsario, erano stati i controlli bancari a evidenziare che si trattava di soldi falsi.

A legare tutti i colpi, messi a segno attraverso una serie di collaboratori occasionali che intascavano una percentuale sulla spendita di banconote false, (fra i quali anche una giovane madre di Premariacco) una Fiat Panda rossa. È a partire da quell’utilitaria che sono partite le indagini che hanno portato i militari della Compagnia di Cividale, coordinati dal comandante Pasquale Starace, a smantellare la banda.

Da qui si è scoperta una più vasta attività illecita che si estendeva alle truffe alle assicurazioni, organizzata con la complicità di due autofficine udinesi sulle quali la Procura della Repubblica ha avviato ulteriori indagini.

In pratica, i componenti della banda simulavano falsi incidenti stradali con auto lussuose come Maserati e Bmw e riscuotevano i risarcimenti dalle assicurazioni. Cinque i casi denunciati da Toro e Generali per un valore approssimativo di 30 mila euro, ma le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Annunziata Puglia, potrebbero far emergere un affare di ben più vaste proporzioni.

Alle altre attività vanno aggiunti i pestaggi e le minacce che “la Banda degli onesti” avrebbe messo in pratica ai danni di uno degli indagati per impedirgli di riferire agli inquirenti dettagli circa i responsabili e le modalità della spendita di soldi falsi.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto