Doppio appuntamentoper “Passion Godard”

Per
Passion Godard: il cinema (non) è il cinema
, la retrospettiva dedicata a Jean-Luc Godard curata da Roberto Turigliatto e organizzata dal C.E.C., Centro Espressioni Cinematografiche, Cinemazero e La Cineteca del Friuli, giovedì 5 novembre al Visionario di Udine, alle 20.45, (ingresso libero) sono in programma gli ultimi tre capitoli de l’
Histoire(s) du cinéma
e a Cinemazero di Pordenone, alle 20.45,
Il disprezzo
(
Le mèpris
, 1963).


Si chiude dunque al Visionario l’appuntamento con la monumentale opera video
Histoire(s) du cinéma
. Costruita da frammenti di film e tracce sonore, l’opera è un “compendio” del XX secolo col quale Godard sintetizza la sua personale idea della storia. Di essa verranno presentati gli ultimi tre capitoli:
Un’onda nuova
(
Une vague nouvelle
),
Il controllo dell’Universo
(
Le Côntrol de l’Univers
) e
I segni tra di noi
(
Les signes parmi nous
).


A Cinemazero di Pordenone contemporaneamente sarà invece presentato
Il disprezzo
. Tratto dall’omonimo romanzo (1954) di Alberto Moravia e drammaturgicamente scandito in tre atti, il film racconta la produzione tra Capri e Roma di un film tratto dall’
Odissea
. La moglie francese dello sceneggiatore italiano (Brigitte Bardot in un’ottima prova d’attrice) disprezza il marito ritenendolo arrendevole ai compromessi con il produttore americano che l'ha scritturato per salvare il film diretto da un regista tedesco, Fritz Lang.


Il disprezzo
verrà presentato nella sua versione originale, ovvero in quella forma voluta da Godard che le ragioni distributive italiane imposte da Carlo Ponti compromisero irrimediabilmente. Si tratta di un film meta-cinematografico, che omaggia il cinema e in cui il cinema risulta protagonista assoluto. La tragica disperazione suggerita dall’omonimo romanzo di Moravia veicola una sentita e appassionata riflessione sulla creazione artistica, sulla "purezza" del cinema e sul rigore morale vessati dai compromessi produttivi e commerciali.


La proiezione de
Il disprezzo
sarà seguita da
Cineasti del nostro tempo: il dinosauro e il bebè
(
Cinéastes de notre temps: le dinosaure et le bébé
, 1967), il prezioso documentario realizzato da André S. Labarthe (storico redattore e teorico dei Cahiers du cinéma) che ritrae Fritz Lang e Jean-Luc Godard impegnati in una conversazione su cinema, arte e vita.


Tutte le opere della retrospettiva sono presentate nel loro formato originale e in versione originale sottotitolata.

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