Dopo settant’anni chiude la gioielleria Luciano Franz di via Vittorio Veneto

UDINE. Chiude la gioielleria Luciano Franz di via Vittorio Veneto. Fino a sabato 8 giugno lo storico negozio al civico 34 gestito da Beatrice Franz, alla terza generazione di gioiellieri, rimarrà aperto, ma in serata la serranda si abbasserà per sempre.
Dopo settant’anni nella via, la storica attività si ritirerà dalla scena commerciale di via Vittorio Veneto rimanendo presente con un punto vendita in piazzetta del Lionello 6, dove la titolare continuerà a gestire l’altra attività di proprietà della famiglia.
Una storia lunga quella dei gioiellieri Franz, che comincia in via Mercatovecchio con Luciano, padre di Beatrice, che aprì il primo negozio. Negli anni Cinquanta ne inaugura un secondo decidendo di spostarsi in via Vittorio Veneto e nel 1968 acquista i locali qualche metro più in là, sempre nella via, dove ancora oggi ha sede la gioielleria.
«Aveva deciso di acquistare e modernizzare il locale rendendolo al passo con i tempi – spiega Beatrice Franz – e rappresentava uno dei punti di riferimento in città».
Città che, in quegli anni, era profondamente diversa, in cui il gioiello era ancora un bene nel quale molto clienti credevano e investivano.
«Iniziai a lavorare con lui quand’ero al liceo e all’università, poi mi sono diplomata gemmologa – spiega la titolare –. Ho continuato con lui fino a quando è mancato, nel 2004, e come omaggio alla sua memoria ho deciso di ristrutturare, dopo trent’anni, il negozio, cercando di interpretare i suoi gusti e desideri, siccome tante volte ne avevamo parlato».
Dal 2005 a oggi Udine è cambiata: «Una delle vie più belle è diventata ora quasi marginale, considerata meno importante rispetto ad altre dal punto di vista commerciale».
La decisione di chiudere, spiega sempre la titolare, è stata la conseguenza di tanti fattori che hanno portato all’inevitabile destino, concretizzatosi negli ultimi mesi. «I miei figli hanno intrapreso altre strade, gli affari sono diminuiti – spiega – e l’unica scelta logica era questa, con molto dispiacere nostro e dei clienti che in questi giorni ci hanno dimostrato un affetto che ci ha scaldato il cuore.
Purtroppo l’aumento degli sportelli bancari, che denotano come la città sia economicamente florida, non sono allo stesso tempo un richiamo per chi passeggia – aggiunge –, che preferisce una via con le vetrine accese, non le banche chiuse e portici al buio dopo le 17.
Inoltre – prosegue – anche gli affitti sono troppo elevati rispetto all’economia e alla disponibilità delle persone che acquistano in città».
La titolare, che si sposterà nell’altro negozio, è stata costretta a licenziare le sue due dipendenti part-time, ma non ci sono ancora piani per il futuro dello stabile, al quale, spiega Beatrice Franz, «non ci abbiamo ancora pensato».
Fino a sabato il negozio continuerà a offrire promozioni e dalla prossima settimana, per tutto il mese, si potranno trovare anche nell’altro punto vendita. Un’ultima riflessione però Beatrice Franz la rivolge alla politica cittadina.
«Sono decenni che questa via è trascurata, da tutte le amministrazioni che si sono succedute anche prima di Honsell, è il naturale decorso delle città che si stanno spopolando, ma anche di scelte per angoli della città che non hanno ricevuto la giusta attenzione.
E non penso sia una questione di auto o meno – conclude –, in questo tratto sono sempre passate eppure questo è il risultato; non saprei davvero cosa ci si potrebbe inventare per migliorare la situazione di questa bellissima via della nostra città». —
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